Ai microfoni de Il Giornale, Miralem Pjanic affronta diversi temi che riguardano la Juventus.
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Sulla Champions e la sfida imminente dice: “Contro l’Atletico Madrid è un ottavo nobile. La loro filosofia non è semplice per niente. Sta a noi cercare di gestire bene le due gare e cercare di fare un gol a Madrid. La squadra di Simeone assomiglia tanto allo stile Juve: compatta, concede pochi spazi, non prende tanti gol. Loro sono molto aggressivi sui giocatori, ma noi abbiamo individualità più forti. Su questo dobbiamo fare la differenza. L’Atletico sarà motivato dal poter giocare la finale in casa, dopo averne giocate due negli ultimi cinque anni. Come la Juve. Noi ci sentiamo forti anche se siamo stati eliminati dalla coppa Italia. Per il resto solo grandi risultati anche se ultimamente ci sono state partite complicate. Dobbiamo migliorare due-tre cose per affrontare queste sfide da dentro o fuori. Abbiamo preso troppi gol, non è da noi. Il blocco squadra deve difendere, tutti insieme e quando dico così davvero tutti insieme, anche gli attaccanti dovranno fare quello che abbiamo sempre fatto. Avanti tutti insieme, questo è un anno importante. Con lo United siamo stati forti sul campo, tecnicamente seri. Ma era stato così anche allo Stadium, dovevamo vincere quattro a zero. Abbiamo dimostrato più volte di essere forti. Poi si vuole sempre creare allarme attorno a noi. Ma noi non ci preoccupiamo di niente. Non è questione di Cristiano Ronaldo. Io devo far giocare bene la squadra, non un singolo. Devo velocizzare, accelerare o rallentare. Ho una responsabilità grande, ma alla fine voglio vincere. Ronaldo e ‘sempre stato decisivo nelle grandi partite, è nato per fare gol importanti. E adesso ce l’abbiamo noi. Tocca a noi sfruttarlo al meglio. Tutti i ragazzi fanno in modo che stia bene, ogni tanto gli parlo, mi dice che si trova bene ed è sicuro della forza di questa Juve. Punizioni? “Non abbiamo ancora avuto belle occasioni. Gli avversari fanno attenzione a non farci falli vicino all’area. Vincere? La verità è che conta portare i trofei a casa, solo così sarai ricordato come vero e grande giocatore. Pirlo? “Fuoriclasse assoluto, ingiusto paragonarmi a lui, anche se la storia sul campo è abbastanza simile alla sua. Siamo partiti trequartisti e abbiamo finito registi. Champions? “Io vedo che qui nei prossimi anni arriverà la Champions. È un mio sogno e sono nel posto ideale per realizzarlo”.