TORINO – Nella serata di ieri Mattia Perin ha fatto un diretta dal suo profilo Instagram, chiamando Miralem Pjanic.
I due si sono parlati e scambiati qualche confidenza.
Pjanic: “Come sto messo? Boh, vediamo fra. La cosa peggiore è pulire i piatti dopo. Edin? E’ in Francia, quando hanno chiuso le scuole qua è andato subito là, non lo vedo da un pò, è orribile”,
Perin: “Anche io non vedo la mia famiglia da due settimane. Ma come ti alleni?”
Pjanic: “In palestra giù, sei venuto l’altra volta. Che ho cucinato oggi? Pasta al pesto”.
Perin: “Ti mando io il pesto da Genova, ho il supermercato qua sotto, pesto top, te lo spedisco. Fino a quando siamo così? Vediamo lunedì se cambia qualcosa, per ora tutto ok”.
Pjanic : “Noi martedì credo. Nessun caso da voi no? Meno male. Meglio così, non si deve rischiare. La famiglia tua sta a Torino?”
Perin: “Si, mia moglie incinta non si è potuta muovere quando sono tornato a Genoa e ora non posso muovermi io. Mire, diamo un messaggio giusto che bisogna stare a casa”.
Pjanic: “Tutti a casa per forza, non è uno scherzo è da prendere sul serio”.
Perin: “Facciamo qualche sacrificio ma poi staremo tranquilli. Mi manca un po’ pararti le punizioni.”
Pjanic: “Sì, prenderle nella rete…”
Perin: “Ci alleniamo, siamo sul pezzo. Possesso palla..”
Pjanic: “Possesso palla…due tocchi. Ora dobbiamo fare qualche sforzo ancora, finire la stagione se si può finire. Cosa faccio? Niente sto a casa, faccio sport, chiamo gli amici, leggo notizie, guardo che succede nel mondo”.
Perin: “Io leggo davvero, libri veri”.
Pjanic: “Tu leggi le immagini”
Perin: “Sto leggendo “Tzun Su, l’arte della guerra”, devo finirlo, molto bello”
Pjanic: “Quante pagine?”
Perin: “250-60, devi far passare il tempo. Tra poco sbatto la testa al muro. Ho iniziato lunedì, sono sei giorni. Siamo in emergenza dobbiamo stare a casa”