Fabio Paratici, uno dei protagonisti dell’ingresso di Ronaldo in bianconero, svela ulteriori dettagli su quella sessione di mercato.
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“Quando noi abbiamo giocato a Madrid è venuto Mendes, come si fa sempre nei giorni della Champions. Gli dico: ‘Cristiano ha fatto dei goal incredibili’, avevo ancora negli occhi, con ammirazione e dolore, la rovesciata. Lui mi guarda e mi risponde: ‘Tu non ci crederai ma Cristiano, se cambia, vuole venire solo alla Juventus. Ricordati che è meno strano di quanto tu possa pensare. Poi ne parliamo’. Io ho pensato a una boutade ma ho cominciato a ragionarci. Dopo facciamo una riunione, era inizio giugno. Buffon andava via, avevamo vinto sette scudetti di fila, la Champions l’avevamo persa malamente: dovevamo fare qualcosa per motivare i giocatori. Ci vediamo con Andrea, con Pavel, e conveniamo che bisogna dare una scossa a tutto l’ambiente. Provo a dire che per far crescere tutto il club e dare uno shock positivo, un’idea l’avrei… ‘È tutta da valutare, non mettetevi a ridere e non mi buttate fuori dall’ufficio. Ci sono due modi per motivare la squadra: uno non si può dire e l’altro è quello di comprare Cristiano Ronaldo’. Il primo era comprare Icardi e scatenare un casino incredibile… Ma, come è ovvio, non era questo il mio obiettivo reale”. Poi qualche parola su Dybala: “Dybala rappresenta l’acquisto di cui sono più orgoglioso. Veniva a sostituire Tevez, non proprio una roba leggera. Avevamo giocato una finale di Champions League, e stavamo comprando per quaranta milioni un giocatore del Palermo che aveva fatto tredici reti. Ti viene paura. Dybala resta. Con chi è migliorabile? Difficile. Messi forse, già con Neymar avrei dei dubbi”.