TORINO – Il dirigente della Juventus Fabio Paratici ha parlato a pochi minuti dall’inizi della partita contro la Dynamo Kiev.
“Frappart? Intanto è stata abbattuta un’altra barriera, detto questo sappiamo che è molto brava, che è la cosa più importante e fondamentale.”
“Personalità? Quando un calciatore arriva alla Juve, dopo aver fatto un tipo di percorso, cioè viene da delle squadre che non sono Real Madrid, Barcellona e via dicendo, logicamente arriva con tanto entusiasmo, ma poi giocare in queste grandi squadre comporta un certo tipo di carico, dove i palloni non hanno la stessa pesantezza di quando giochi in altre squadre, dove hanno responsabilità minori, devono ottenere obiettivi diversi, quindi è normale che nel primo periodo ci sia qualche difficoltà. Credo che molti giocatori che poi si sono rivelati grandi campioni all’inizio abbiano avuto qualche difficoltà. Adesso siamo qui a dire che de Ligt è uno dei giovani difensori, se non il difensore tra i miglior al mondo, mentre per sei mesi l’anno scorso abbiamo detto ‘cosa succede a de Ligt?’ Questa è una normalità.”
“Pirlo? Lo conoscevo da calciatore e l’ho trovato anche migliorato. Rispetto a quando è arrivato continua a imparare e migliorare, perché oltre a essere una gran persona che sa di calcio è anche molto intelligente. C’è anche chi non supera il primo periodo di difficoltà, ma occorre dare il giusto tempo di lavorare ad allenatore e giocatori.”
”La personalità e le pressioni in una squadra come la Juve ci sono. Bisogna credere nei giocatori che si hanno, farli lavorare, e dargli le opportunità che meritano.”
”La Juventus è un modo di vivere. Dico sempre che è una fortuna molto grande passare per la Juventus, che è uno stile di vita. Quest’anno abbiamo scelto la strada dei giovani e la perseguiamo con fiducia e con dedizione. Siamo all’inizio di un percorso, ci sono salite e discese, non si possono prendere scorciatoie, quindi prima o poi arriveranno le discese.”