Ai microfoni di gianlucadimarzio.com Angelo Pagotto,dice la sua verità sul controllo anti-doping non superato il 20 novembre del 1999 per cocaina.
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“Pensai subito a un errore. Non avevo mai avuto lontanamente a che fare con certe sostanze. La magistratura aprì un’indagine. Fu appurato che il controllo era stato fatto senza le dovute norme di sicurezza. Un inquirente mi disse testualmente che aveva capito che era stato commesso un reato ma non c’era la pistola fumante. Fui licenziato dal Perugia per giusta causa. Persi un contratto importante e la reputazione”.Pagotto invece ammette la seconda positivà alla cocaina riscontrata nel maggio 2007, quando giocava nel Crotone: “Mentre riempivo quella provetta non pensavo alla cazzata che avevo fatto. Avevo sniffato più di dieci giorni prima, non valutando le conseguenze di quella follia. Rimpianto? Il Milan. Avrei dovuto capire che era troppo presto per fare quel passo. L’anno prima avevo avuto la forza di rifiutare la chiamata di Moggi alla Juve, quell’estate invece ascoltai i consigli del mio procuratore. Fu un disastro. E nel 1999 il Milan vinceva lo scudetto a Perugia con le parate di Abbiati. Al cui posto avrei dovuto essere io, se in estate non avessi chiesto di liberarmi. Strana la vita eh?”.