TORINO – L’ex attaccante della Juventus, Pablo Daniel Osvaldo, ha parlato ai microfoni di TNT Sports: “A Totti davo del cornuto. Era bello, ben dotato, il miglior giocatore con cui abbia mai giocato, faceva tutto bene… Un difetto lo avrà pure avuto, no? E invece no, non era nemmeno cornuto. Quando sono arrivato alla Roma, guardavo Totti e non potevo crederci. Però poi, dopo una settimana, ti rendi conto che è un ragazzo di periferia come te. Una volta c’è stato uno screzio con la tifoseria, quasi mi ammazzano. Ho chiesto a Daniele (De Rossi, ndr) e Francesco di accompagnarmi, non sono mica scemo. Prandelli? Spero che stia passando la quarantena in un buco. Ho segnato 6 o 7 goal nelle qualificazioni, ero titolare, avevo la 10, ma mi ha lasciato fuori. I quotidiani hanno iniziato a scrivere che ero argentino, che doveva portarne un altro. L’ho saputo dai giornali, Prandelli non mi ha nemmeno chiamato. Ho pianto, me l’ero meritata quella convocazione. Io e gli altri, De Rossi, Pirlo, leggevamo il ‘Corriere dello Sport’, dove il ct aveva degli amici, e capivamo già da lì la formazione che avrebbe giocato. Se un giocatore era presente in formazione, allora sarebbe sceso in campo”.
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