Sul Corriere di Torino si parla di Marisa, la donna deceduta dopo complicanze respiratorie, coinvolta nella notte di Piazza San Carlo.
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“L’ultima vittima di piazza San Carlo. Marisa Amato è morta per complicanze respiratorie, era contraria all’accanimento terapeutico. Rimase tetraplegica dopo essere stata calpestata dalla folla la sera del 3 giugno 2017. Marisa ha rifiutato la tracheotomia: “Non voglio alcun accanimento terapeutico”, le ultime parole. Ce l’abbiamo messa tutta, ma mamma era tanto stanca – spiega -. Era ricoverata al Cto da martedì, ormai le forze avevano abbandonato del tutto mia madre. Lei ha sempre lottato, ci ha sempre creduto, non si è mai persa d’animo. E anche quando ha lasciato l’ospedale, ed è tornata con noi a casa, ha continuato a crederci. Lo ha fatto fino alla fine. Il corpo non ce la faceva più, la mente ha continuato a dare battaglia ma alla fine ha dovuto arrendersi. Le parole lasciano il tempo che trovano. Siamo addolorati, tristi. È inevitabile. Ma sappiamo che ce l’abbiamo messa tutta. Mamma, però, era stanca. Tanto stanca», ripete Danilo. “Ce l’ha messa tutta, non le si può rimproverare nulla. Ma alla fine la stanchezza ha prevalso”. Il marito di Marisa, Vincenzo, «sta reagendo come chiunque subisca un lutto così grave». “Dopo tanti mesi di fatica e sofferenza, arriva anche un po’ di rabbia per non avercela fatta. La volontà di uscire da quest’incubo c’era, c’è sempre stata. Da parte di tutti, di tutta la famiglia. Non c’è stato un attimo di tregua. Siamo sempre stati tutti uniti, vicini gli uni agli altri. Abbiamo combattuto anche noi con lei”.
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