Torino: Il Teatro Regio di Torino ripartirà con un programma di investimenti di 14 milioni di euro.
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Provando a lasciarsi alle spalle la crisi con il deficit di 5 milioni di euro, sono state tracciate le nuove linee guida da seguire. Il piano industriale di sviluppo è stato presentato da Guido Guerzoni al Consiglio di indirizzo, presieduto dalla sindaca di Torino Chiara Appendino, che ha accolto favorevolmente le proposte, apprezzando “il rigore e la capacità innovativa del percorso metodologico seguito nella redazione del piano”. Il piano è volto a raggiungere entro massimo 3 anni, il conseguimento di status di Forma Organizzativa Speciale. Una posizione che porterebbe numerosi vantaggi gestionali e che oggi è riconosciuta solo al Teatro della Scala e alla Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Tra gli obiettivi da raggiungere si punta ad un aumento della produttività dell’8% su base annua con un arricchimento dell’offerta, per arrivare alla fine del quinquennio 2019-2023 a circa 45,5 milioni di euro. Inoltre l’individuazione di 121 azioni (di cui 76 impattanti sui ricavi e 45 sui costi) ancorate al raggiungimento di obiettivi parametrati su quattro diversi livelli; l’istituzione e il potenziamento di una direzione Marketing, vendite, fundraising e business development; il rilancio della programmazione artistica, la valorizzazione delle risorse umane e l’ottimizzazione delle risorse disponibili, distinguendo le misure riguardanti le poste patrimoniali (immobili, impianti, tecnologie, beni mobili, hardware e software) da quelle reddituali. Per verificare la corretta e puntuale implementazione del piano, verrà istituita una Cabina di monitoraggio che riferirà periodicamente agli stakeholders il suo stato di avanzamento.