L’edizione odierna de La Stampa si concentra sul big match tra Juventus e Milan.
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“Sulla carta non c’è partita allo Stadium: la Juve in casa ha pareggiato solo due volte, quasi casualmente con Genoa e Parma, e Allegri, nonostante la Champions dietro l’angolo, non farà rivoluzioni. Il Milan, invece, senza Donnarumma e Paquetà, sente il fiato dell’Atalanta (staccata di un solo punto) e ha un ambiente inquinato dalle voci di dissidi tra Leonardo e Gattuso. Il calcio, però, sa essere imprevedibile e per questo Allegri ribadisce il valore della sfida («È sempre Juve-Milan»), cercando di allontanare i pensieri dell’Ajax dalla testa dei giocatori e dei tifosi. Anche se una sola cosa appassiona il mondo bianconero: il recupero di Ronaldo, grande assente stasera, per la sfida di mercoledì. «CR7 sta meglio e sta facendo di tutto per esserci ad Amsterdam – dice il tecnico -: speriamo possa farcela». Il fantasma di Higuain. Il rebus verrà risolto solo all’ultimo, mentre stasera Dybala proverà a conquistarsi la chance di giocare titolare in Champions. La Juve si schiererà con un 3-5-2 basculante, può diventare 4-3-3 o 4-4-2, con Bernardeschi mezzala-trequartista a sostegno del tandem Mandzukic-Dybala (uno dei due sarà anche il capitano). Kean, salvo sorprese, entrerà nella ripresa, mentre Chiellini, Alex Sandro, Pjanic e Matuidi osserveranno un turno di riposo. Il Milan si affida al 4-3-3, Suso e Kessie recuperati in extremis, e a Piatek per il colpaccio. Il polacco proverà a sfruttare l’assenza di Ronaldo (che per altro decise la finale di Supercoppa a Gedda lo scorso gennaio) nel duello tra bomber, mentre neanche l’incrocio degli ex accende la sfida. Non ci sarà Higuain, che all’andata sbagliò un rigore e venne espulso, e per Bonucci ritrovare il Milan a Torino sarà più semplice che farlo a San Siro (dove rimase in panchina). Anche questo sarà uno scontro indiretto”.