TORINO – Il nuovo giocatore del Cagliari Radja Nainggolan ha parlato intervistato durante la sua conferenza stampa di presentazione.
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Campionato di grande sacrificio, ma con pedine come lei si può fare qualcosa di più della salvezza.
“Voglio ringraziare il presidente, che ha messo le cose in chiaro da subito: sono molto contento di stare qui, conosco l’ambiente e so che devo lottare. L’ho già fatto un’altra volta e so cosa si deve fare”.
Scelta di cuore: quali sono le vere motivazioni del suo arrivo a Cagliari? È un ritorno davvero definitivo?
“Avevo qualche offerta, ma penso che non sia stato difficile scegliere: avevo già in testa da quando sono partito, 5 anni fa, di tornare qua. Non pensavo fosse così presto, ma a volte bisogna fare delle scelte nella vita: ho tanta voglia di fare bene qua, perché non provare a scrivere una storia importante? Le questioni extracalcistiche hanno comunque facilitato l’affare. Io sono in prestito, ora: se il presidente mi compra…(ride, ndr)”.
Com’è stato l’impatto con Asseminello, con la squadra e il mister?
“Avevo già sentito Maran al telefono, ha le idee chiare e ve ne accorgerete. Il centro sportivo? Mi ricordavo ancora la strada…”
Quale sarà la collocazione in campo? Regista, mezzala o trequartista?
“Ho fatto oggi il primo allenamento col gruppo, è stato un buon impatto. Ci sono tanti giocatori di qualità, io cercherò di essere generoso e dare il massimo per i miei compagni”.
Cosa si aspetta dal ritorno a casa?
“L’importante è che squadra e tifosi siano sulla stessa linea, perché insieme è più facile raggiungere gli obiettivi”.
Nel rientrare a Cagliari c’è qualcuno che le è mancato?
“Rivedere Cossu e Conti mi ha fatto piacere, ho visto tante facce conosciute nell’ambiente: è stato facile tornare. Rispetto all’Inter: sono carico, hanno preso decisioni che accetto, ma ora dipende da me dimostrare che hanno sbagliato a lasciarmi partire”.
Un mercato in evoluzione, ma i tifosi vogliono sapere dove si può arrivare.
“Vengo qui perché questa piazza ha assoluto bisogno della salvezza, ma qui si sta costruendo una squadra per qualcosina di più, ma piedi per terra”.
Ha parlato con Barella e cosa vi siete detti?
“Ho conosciuto Nicolò da ragazzino, si vedeva che era un ragazzo di grande prospettiva. Può migliorare ancora tanto, ho provato a farlo ambientare nel poco che siamo stati insieme”.
Nainggolan, a Cagliari avrà la maglia numero 4?
“Certo, sennò non venivo… (ride, ndr). Ho ricevuto il primo sms del presidente quando ero in camera con un compagno, ci siamo sentiti il giorno dopo: ho ancora tanto da dare, non interessa discutere di questo, perché sono contento di essere qua”.
Lo scorso anno Nainggolan era senza dubbio uno dei tre centrocampisti più forti d’Italia. Come si sente ora?
“Sono i giornalisti che devono dare il proprio parere, io mi sento sempre Radja e son contento se ho dato il massimo”.
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