NOTIZIE JUVE, Mourinho: "Per vincere il derby d'Italia non basta essere professionisti, e su Kean..." - JuveNews.eu

NOTIZIE JUVE, Mourinho: “Per vincere il derby d’Italia non basta essere professionisti, e su Kean…”

Mourinho
Le dichiarazioni di Jose Mourinho a proposito di alcune situazioni in casa bianconera.

TORINO – Intervistato da Dazn alla vigilia di Inter-Juventus, l’ex nerazzurro José Mourinho risponde a queste domande:

[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&amp;mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]

SU MOISE KEAN – Per capire dove un giocatore come lui possa arrivare, è importante conoscere personalmente il ragazzo. Io non lo conosco. Io vedo il giocatore in TV. Specie nel calcio di oggi poi, ciò che è importante è la persona, i suoi principi morali, la sua mentalità e il suo entourage. La Juve però la conosco bene: è una grande società, con gente seria e capace. Kean da compagni come Chiellini e Ronaldo e da uomini come Max Allegri e Andrea Agnelli, può solo imparare e diventare un grandissimo calciatore.

SU INTER-JUVE – Fra squadra di livello così alto non ci sono particolari segreti. L’uomo da tenere d’occhio per tutto il polverone che si è scatenato negli ultimi giorni sarà sicuramente Icardi. A livello di obiettivi non penso ci sia molto. Quando l’Inter ha perso la possibilità di vincere Coppa Italia o Europa Leauge, i nerazzurri si sono concentrati solo sul campionato e, a mio parere, raggiungeranno tranquillamente il piazzamento Champions.

SUI SUOI DERBY D’ITALIA – Io ricordo benissimo che sin da quando arrivai all’Inter, capii subito che non si trattava di una partita come le altre. Si respirava un’atmosfera diversa e ho cercato di trasmettere questo ai miei giocatori. In partite del genere non basta essere dei professionisti per vincere, c’è bisogno anche di altro.

SULLA JUVENTUS – Ricordo benissimo che la Juventus era il club più importante da affrontare allora, e lo è anche oggi. Al tempo, nel 2008 quando arrivai all’Inter, era così e da subito i bianconeri divennero per me l’avversario per eccellenza.

x