Modric in conferenza: “Ronaldo ci manca tanto, in pochi segnano come lui”

TORINO- Dopo le due sconfitte su due contro il Barcellona durante la scorsa settimana, il Real Madrid si appresta ad affrontare l’Ajax nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League.

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In conferenza stampa, il croato Luka Modric ha parlato della situazione attuale dei blancos e di come gli manchi Cristiano Ronaldo: “Quando perdi due volte contro il tuo più grande rivale non è una cosa che ti faccia sentire bene, siamo tutti toccati. Però l’imporante è che la partita di domani arriva subito e non abbiamo tempo di dolerci di quel che è successo. Dobbiamo caricarci e dimenticare. Bale? Sta bene, lo vedo bene. A volte un giocatore entra in una fase della carriera in cui non si sente al meglio e capita a tutti, anche a me in passato. Lo vedo felice e con voglia di vincere. Non possiamo dimenticare quel che ha fatto per questo club, le cose si dimenticano molto facilmente. Vuole vincere, vuole lavorare e tornare ad essere il Gareth di sempre. Ha molto da dare, deve lavorare. Danno sempre per morto il Real, poi torna sempre: nel 2015 non avevamo niente e dicevano che eravamo morti, poi sappiamo tutti quello che è successo e quel che abbiamo vinto dopo. Ronaldo? E’ un calciatore che mancherebbe a qualunque squadra, trovargli un ricambio è quasi impossibile. Quel che ha fatto per questo club… E’ chiaro che ci manchi Cristiano. Quel che ha provato a fare il club è stato trovare altri giocatori che dessero l’apporto che dava lui, da dividere per i giocatori davanti. E non è facile. Cristiano ha messo 50 gol e non c’è un altri che segni così tanti. Alcuni devono fare un passo in più, non metterne 50 ma almeno darci quel che manca, due o tre giocatori che mettano 15-20 o 10 gol. Cristiano non è qui e non possiaimo lamentarci dieci anni che non c’è. Il club ha posto grande fiducia in altri giocatori come Bale, Asensio, Benzema, ha ripreso Mariano, c’è Vinicius che sta facendo molto bene per l’età che ha. Però a volte le cose non vanno come vogliamo, l’unica maniera è lavorare e restare uniti”.