Miranda: "Trincao? Rapidamente ci siamo accorti di quando fosse più forte degli altri ragazzi" - JuveNews.eu

Miranda: “Trincao? Rapidamente ci siamo accorti di quando fosse più forte degli altri ragazzi”

Calciomercato Juve: Trincao piace moltissimo ai bianconeri.
Parlano i primi allenatori e coordinatori di club di Trincao, obiettivo bianconero

L’attaccante classe ’99 Trincao, attaccante classe 1999 è oggetto di corteggiamento di molti club, tra cui la Juventus.

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Attraverso i microfoni di Sportmediaset, sono intervenuti il suo primo allenatore Joao Brando, Marco Miranda, coordinatore delle giovanili dello Sporting Vianense, suo primo club e Humberto Costa, suo allenatore ai tempi del Porto. Secondo Brando”Francisco era un ragazzo simpatico, sempre entusiasta di quello che faceva. E aveva una grandissima voglia di imparare. Non era certo un gigante, ma quel piede sinistro era qualcosa di eccezionale. E io sono stato anche una sua vittima. In certe partitelle io mi mettevo a giocare con i miei ragazzi, per pareggiare il numero di giocatori da una parte e dall’altra. In una di queste partitelle, mi fece un tunnel. Poi si fermò, si guardò alle spalle e mi fece un sorriso enorme”.Marco Miranda invece sostiene il talento di Trincao: “Rapidamente ci siamo accorti di quando fosse più forte degli altri ragazzi. Era velocissimo, pazzesco nell’uno contro uno. Già quando aveva 9 anni dimostrava una grandissima capacità di finalizzazione”.Costa fu l’unico a non crederci: “Trincao è arrivato che aveva appena dieci anni, un piccoletto che non riusciva a emergere con noi. Forse si fece impaurire, gli pesò molto il passaggio da una piccola realtà a un grande club. Qui al Porto gli impianti sportivi sono di alto livello, posso capire che ci possa essere stata soggezione da parte sua. E poi da noi c’è molta competitività e non tutti i ragazzini riescono a sopportare tutto questo. In lui vedevo la passione per quello che faceva, ma c’erano dei ragazzini suoi coetanei che emergevano e sembravano più forti. Naturale che sia così. Era un ragazzo educato, attento alle spiegazioni e che non creava problemi, ma all’epoca sembrava non avere niente più degli altri che avevamo”.
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