TORINO – Il centrocampista della Juventus Blaise Matuidi ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere dello Sport.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
Matuidi, cosa è cambiato per lei rispetto a un mese fa, quando sembrava destinato a lasciare la Juventus?
“Cosa è cambiato per voi o per me? Per me non è cambiato niente: io lavoro tutti i giorni per la squadra e sto bene con i miei compagni e con la società. Per me la cosa più importante è il campo. Io sono stato felice di restare e del mio possibile addio avete parlato solo voi. Gioco in una grande squadra come la Juve che mi dà fiducia e i dirigenti non mi hanno mai detto che me ne sarei andato. Loro mi assicuravano che sarei rimasto e così è stato”.
La mancata vittoria contro l’Atletico l’ha amareggiata?
“Sì perché abbiamo disputato una bella partita, muovendo bene la palla, facendo i movimenti giusti e creando tante occasioni. Abbiamo un piccolo problema sui calci piazzati e ci dobbiamo lavorare perché i calci da fermo sono una cosa importante. Servono più cattiveria e una maggiore attenzione alle posizioni da tenere. Rispetto al passato abbiamo cambiato molto e miglioreremo: ci vogliono tempo e lavoro”.
Crede di avere responsabilità per il gol del pareggio di Herrera?
“Sì, ero vicino e avrei dovuto fare qualcosa di meglio”.
E’ maggiore la soddisfazione per la prestazione, soprattutto nella prima parte del secondo tempo, o il rammarico per la rimonta subita e la vittoria sfumata?
“Tutti e due, ma dobbiamo essere positivi e pensare alle cose fatte bene, che sono state tante. Abbiamo gestito la palla con rapidità, abbiamo fatto buoni movimenti e abbiamo avuto tante occasioni per segnare. Ripartiamo da questo e da un risultato che, in casa dell’Atletico, va comunque considerato positivo”.
E lei ha segnato…
“Sono contento per il gol e per la mia prestazione, ma la soddisfazione è stata mitigata dal loro pareggio al 90′.”
Si è chiesto perché gli ispettori della Lega non sentono mai i buu razzisti e non li denunciano?
“Sì, me lo sono chiesto. I buu e gli insulti razzisti sono una cosa che bisogna fermare, che non ha niente a che vedere con il calcio. Adesso c’è la tecnologia e si possono colpire le persone che hanno comportamenti razzisti e vietargli di andare allo stadio perché non c’entrano niente con questo sport e penalizzano gli altri tifosi che vengono per sostenere il loro club e godersi lo spettacolo.”
La rassegna di sabato 21 settembre: la Juventus affronta il Napoli di Conte in una…
Moise Kean, ex calciatore della Juventus, ha detto la sua sui bianconeri, parlando anche del…
La Guardia di Finanza ha sequestrato beni mobili e immobili per quasi 75 milioni a…
Il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato una nota sui bianconeri, parlando anche della collaborazione…
Il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato una nota sui bianconeri, parlando anche dei precedenti…
Una notizia improvvisa riguardante la Juventus ed il calciomercato. Facciamo il punto della situazione su…