TORINO – IL direttore generale dell’inter Beppe Marotta ha parlato a Sky Sport.
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Parma può essere decisiva per Spalletti?
“Assolutamente no. Se da una parte riconosciamo il momento difficile dell’Inter, dall’altra dico che la posizione di Spalletti è solida. Siamo in un momento interlocutorio del campionato, mancano 16 partite e siamo terzi. E’ vero, siamo in una fase di involuzione, ma possiamo contare su una società forte, una rosa competitiva e un allenatore comunque capace, oltre che su un ottimo tifo. Ne verremo fuori”.
Come giudica i fischi dei tifosi?
“I fischi sono una dimostrazione d’amore quando le cose non vanno bene. Bisogna capire lo stato d’animo di chi viene allo stadio e sostiene dei costi”.
Cosa vuole vedere la dirigenza a Parma?
“Questo è un momento difficile, c’è qualche problema e si può migliorare. Ma il miglioramento può arrivare grazie a un assestamento dello schema tattico e soprattutto dalla mentalità che deve essere vincente. Non aspiriamo a vincere lo Scudetto, ma dobbiamo qualificarci alla prossima Champions e dobbiamo essere più convinti delle nostre qualità. Spalletti sa gestire queste situazioni”.
Cosa è accaduto dentro lo spogliatoio?
“L’involuzione nasce anche dal fatto che questi giocatori hanno un’età in cui hanno molto da migliorarsi. Le cose facili devono essere portate dalla nostra e raggiungere le cose difficili tramite l’applicazione”.
Icardi è un capitano giovane. Anche lui deve crescere?
“Noi le interviste post-gara le concordiamo e diamo le indicazioni ai giocatori. Icardi è un bravo ragazzo e dalla sua mette sempre il massimo dell’impegno. Certo, è giovane e anche lui ha margini di miglioramento, non mi sembra giusto metterlo sul tavolo degli imputati. Quando ci sono queste situazioni di crisi tutti sono colpevoli, se di colpe bisogna parlare. Ma voglio avere ancora una visione ottimistica e credo si possa affrontare questo finale di campionato nel migliore dei modi. Dobbiamo migliorare dal punto di vista della continuità”.
Ha influito la questione rinnovo del contratto sulle prestazioni di Icardi?
“Credo proprio di no. Gli aspetti contrattuali non possono e non devono condizionare un giocatore come lui, queste sono dinamiche che si ritrovano in tutte le squadre. C’è la moglie che lo rappresenta e lui deve stare tranquillo”.
Come valuta lei le difficoltà di Nainggolan?
“Ha avuto delle difficoltà di inserimento accompagnate da prestazioni che non sono consone a quanto ci ha fatto vedere nel corso degli anni. Può e deve dare di più, ma il primo ad essere consapevole di ciò è lo stesso giocatore. Con Spalletti sta facendo un lavoro particolare, sono certo che la sua professionalità verrà fuori e Radja fornirà prestazioni importanti”.