TORINO – Il professor Pier Paolo Mariani, che ha operato Nicolò Zaniolo la prima volta al ginocchio, ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere dello Sport.
“Se ci sono concause con il primo infortunio di Zaniolo? Assolutamente no. Non è capitato al ginocchio operato da me, bensì all’altro. Ma non è una casualità. I medici della Roma e tutti gli esperti nel settore sanno bene che c’era il rischio di recidive, in particolare quando il primo trauma e quindi anche il secondo avvengono senza un contrasto importante. Ciò è dovuto alla struttura anatomica dei condili del femore che predispone alla rottura del legamento. Faccio un esempio: De Rossi che ha giocato quasi fino a 40 anni non si è mai rotto i legamenti, invece il caso di Zaniolo è diverso. Questo dimostra che c’è sempre una certa predisposizione. La maggioranza dei calciatori al mondo non subisce la lesione del crociato anteriore, De Rossi ha fatto una lunga carriera senza mai rompersi il crociato. Quando un calciatore riporta questo tipo di infortunio c’è sempre una certa predisposizione anatomica del ginocchio e il legamento è l’elemento più esposto. Ho letto in questi giorni dichiarazioni di gente non qualificata che ha fatto ipotesi fantasiose. Vorrei far notare come tra il rientro di Zaniolo e Demiral, infortunatisi nella stessa gara, alla fine corrono solo venti giorni. Non c’è stata nessuna accelerata. Cosa si poteva fare per prevenire? Niente, perché è impossibile prevenire un nuovo trauma, che secondo la mia esperienza predispone a una rottura.”