TORINO – L’ex tecnico della Juventus Gigi Maifredi ha parlato intervistato dai microfoni de La Repubblica.
“Sarri avrebbe il vantaggio di più esperienza rispetto a me, che non ero mentalmente pronto per la Juve. Ma tatticamente lo ero eccome. Loro avevano sempre fatto sedie e mi chiesero di fare divani senza darmi il tempo di istruire gli operai. Ho avuto Casiraghi fuori per quattro mesi, solo 14 giocatori e solo 2 attaccanti, senza il terzo straniero. Però con la testa mollai troppo presto. Allenare la Juventus è come diventare Papa: io sono stato Papa Luciani”.
“Sarri sarebbe la terza scelta dopo Guardiola e Deschamps che non sono riusciti a prendere. Lui usa 12 o 13 giocatori, se lo fai alla Juventus ti scoppia lo spogliatoio in mano dopo un mese. Gli servirà un sacco di coraggio, prevedo grandi problemi. Meglio Gasperini? Ma va là! È bravo, però allena giocatori che muoiono dalla voglia di mettersi in mostra per giocare altrove, e per riuscirci seguirebbero l’allenatore anche nel fuoco. Succede la stessa cosa all’Ajax, anche se una macchina del genere non si costruisce in pochi mesi. Il più bravo è Allegri, ma oggi i calciatori delle grandi squadre sono aziende e ognuno pensa a sé. Allegri non lo seguivano più. Io al Bologna avevo Marocchi che era un eccellente interno sinistro, però alla Juve pensava di essere diventato un regista e arrivederci”.
“Se io fossi Sarri alla Juve il primo giorno direi alla squadra: questo è Ronaldo e può fare quello che vuole, ma tutti gli altri faranno quello che dico io. Che poi è l’identica frase che Carletto Mazzone disse al Brescia, nominando Baggio. Certo, Cristiano non è più quello di due o tre anni fa, è sempre formidabile ma non più lo stesso”.