TORINO – Il centorcmapsita del Sassuolo e della Nazionale Italiana Under 21 Manuel Locatelli ha parlato dal ritiro della Nazionale nel quale si trova, ricordando l’annata passata e raccontando le sue speranze per il prossimo futuro.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
“Per me è una bella emozione e un grande onore essere qui, la parte che conta davvero è adesso: abbiamo tutto per provare a vincere questo Europeo. Esordio? Avremo lo stadio pieno, sarà emozionante: dovremo sfruttare l’occasione a nostro vantaggio. La Nazionale a tutti i livelli sta scrivendo pagine importanti: ci siamo emozionati tutti per la vittoria delle ragazze, abbiamo tifato per l’Under 20, la Nazionale maggiore ha dimostrato di credere nei giovani con il lavoro del ct Mancini e noi dovremo fare la nostra parte”.
SASSUOLO – “E’ stata una stagione importante per me, ho trovato continuità e fiducia, un allenatore come De Zerbi che è stato importante, mi sono guadagnato spazio e così arrivo a questa manifestazione consapevole delle mie qualità”.
GOL ALLA JUVE – “Quella rete alla Juve è stata l’emozione più grande in carriera e forse è arrivata presto, ma ora voglio guardare avanti e realizzare altro di importante. Mi rimarrà nel cuore quel ricordo così come il Milan però adesso vado avanti: il Sassuolo ha dimostrato di avere fiducia in me, ha investito tanto e io, pur senza rinnegare il passato, penso al presente e al futuro. Mi sento più maturo”.
OBIETTIVO – “Quando arrivi a giocare in Nazionale la concorrenza è all’ordine del giorno, è la normalità. Ed è positivo perché quando affronti una competizione del genere vuoi che la tua squadra abbia i migliori giocatori a disposizione. E’ stato bello fare parte anche della precedente spedizione anche se in questa mi sento più protagonista. Cercheremo di vincere, anche per i ragazzi che c’erano prima: gente come Berardi, Bernardeschi, Petagna mi ha fatto sentire uno di loro”.