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LIVE – Maurizio Sarri e Wojciech Szczesny in conferenza stampa

TORINO – La Juventus domani sera affronterà la Lokomotiv Mosca nella quarta giornata del girone di Champions League. I bianconeri sperano di conquistare la vittoria e staccare già domani il pass per gli ottavi di finale. A presentare la sfida, in conferenza stampa da Mosca, sono Maurizio Sarri e Wojcech Szczesny.

Szczesny, come vivi il dualismo con Buffon?

Mi trovo benissimo perché sappiamo tutti che Gigi è sia un grande portiere che un grande uomo. Fare un altro anno con lui è una grande esperienza e una grande gioia. Poi avete visto che quando gioca è in forma e sta facendo benissimo, quindi siamo tutti molto contenti di averlo con noi. Nel 1997, quando Buffon esordiva, non giocavo ancora a calcio. Facevo un po’ di tennis, ma ero molto molto scarso.

Hai sentito l’amico Krychowiak?

Non gli ho mandato un messaggio particolare, ma è vero che siamo molto amici. Abbiamo cominciato a 14 anni giocando in campi brutti con l’Under 14 della Nazionale, ci siamo affrontati in Champions, per me è una storia bella e importante. Detto questo non vedo l’ora di batterlo domani.

Quanto è importante, oltre alla vittoria, non subire gol domani?

È importante perché molto spesso queste cose vengono in serie. Abbiamo fatto una serie lunga senza clean sheet, ora abbiamo fatto una gara senza subire gol e speriamo di continuare sulla stessa strada.

Quali giocatori della Lokomotiv ti hanno colpito di più all’andata?

Per simpatia dico Krychowiak altrimenti non è più mio amico (ride ndr), quindi è lui il più forte.

Quali sono secondo te i tre migliori portieri del mondo?

Tre portieri sono difficili da individuare, se devo fare dei i nomi direi Alisson, ter Stegen e Oblak.

Ti senti oggi un fuoriclasse in una squadra di fuoriclasse?

Sarebbe una follia dire che mi sento un fuoriclasse, non lo farei mai. Gioco una delle squadre più forti in Europa, ma non mi piace molto dare giudizi. Faccio bene per la squadra in cui gioco e basta.

 

La parola passa a Maurizio Sarri

 

La priorità è il passaggio del turno o la crescita delle prestazioni?

Penso vada di pari passo. In Europa se non fai una prestazione di livello i punti non li prendi. Abbiamo davanti una partita difficile, perché all’andata ci hanno creato notevoli difficoltà e in Champions se non fai prestazioni non fai risultati. Domani l’obiettivo è passare il turno, nella prossima sarà prendere il primo posto, ma dovremo fare i conti con una squadra che domani si giocherà le sue chance di qualificazione. Quindi concentriamoci sulla prestazione per arrivare al risultato.

Quali contromisure si possono adottare contro l’atteggiamento difensivo del Lokomotiv?

Per fortuna noi abbiamo anche una schiera di giocatori con qualità individuali enormi. Quindi penso che se loro dovessero riproporre lo stesso atteggiamento dell’andata, alla lunga ne verremo a capo. Ma penso che domani il loro atteggiamento sarà diverso, hanno delle cartucce da sparare e domani le metteranno in campo tutte.

Higuain e Dybala, come sta gestendo psicologicamente i due giocatori?

L’ultima cosa che vorrei fare è cercare di convincerli a stare fuori. La situazione i ragazzi la conoscevano bene sin dall’inizio della stagione. Tutti e due hanno avuto una forte decisione nel tenersi fuori dal mercato e rimanere. Sono contenti di questa soluzione, poi se riuscirò a farli giocare anche in contemporanea sarò il primo a esserne contento.

Qual è l’entità dell’infortunio di de Ligt?

De Ligt non era in condizioni di giocare in questo momento. HA bisogno di qualche giorno per rimettere la caviglia in condizioni di poter andare in campo. Stamattina non era ancora in condizione di calciare e quindi nemmeno di giocare. Per il resto abbiamo Rugani e Demiral e domani mattina, in riunione con lo staff, decideremo.

Chi batte i calci di punizione tra Cristiano Ronaldo e Pjanic?

Mi sembra strano che in Russia la discussione sia su chi tira le punizioni tra Ronaldo e Pjanic, ma se è così la discussione si interrompe subito. Loro due sono incaricati di battere le punizioni di destro, poi in campo decidono loro chi può andare sul pallone.

Mandzukic lascerà la Juve a gennaio?

Su Mandzukic non ho idea di quali siano le sue idee e le possibilità per il futuro.

Quanto fa piacere ad un allenatore sentire che i giocatori si divertono? 

La novità porta sempre degli stimoli nuovi. Quindi nei primi mesi in cui una squadra cerca di giocare in maniera diversa rispetto a prima è normale che ci si diverta. Poi magari la squadra pensa già di saper fare quel tipo di gioco, quando in realtà non ne è ancora in possesso.

È possibile vedere Douglas Costa titolare domani?

Per quanto riguarda Douglas, se gioca titolare rischia di non arrivare al novantesimo. Quindi domani decideremo se potrà fare un lungo spezzone di partita oppure uno breve, al momento non ha ancora i 90′.

Come è migliorato Higuain rispetto a quello di Napoli?

nel mettersi a disposizione del collettivo sicuramente, prima era più egoista nel senso che giocava molto più per il gol. Oggi è molto più a disposizione della squadra. La predisposizione ad andare all’assist non era di questo livello. In questo momento è un giocatore leggermente meno pericoloso in area di rigore, ma partecipa in maniera diversa al gioco della squadra. Io ho visto un giocatore che l’anno scorso ha sofferto lo strappo con la Juve, ma che adesso è riuscito a superare tornando in questo contesto.

Come ha visto l’ultimo episodio di razzismo nel calcio italiano?

L’ho visto come l’hanno visto tutti. A me spesso viene da ridere quando si parla di razzismo nel calcio. Non è che queste persone esistono soltanto allo stadio, sono persone che vivono la vita civile. Quindi delle forme di razzismo esistono nella nostra società. Io penso che a livello di calcio, noi abbiamo tutti gli strumenti tecnologici per arrestare la gente nel giro di poche ore. Non so se esistono le leggi per poterli arrestare, ma se non esistono bisogna che si facciano. Non è più accettabile sentir parlare di razzismo nel 2020. Vorrei che si smettesse di squalificare gli stadi e le curve, perché in curva si va in diecimila, mentre i razzisti magari sono in duecento. Il calcio deve ragionare insieme alla politica sulle contromisure per fare in modo che a pagare sia chi è veramente colpevole.” Ma attenzione perché sono ore di fuoco in casa bianconera: putiferio Sarri, dopo la sconfitta scoppia il terremoto! >>>VAI ALLA NOTIZIA

 

 

 

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