TORINO – Non sembra trovare una fine il conflitto tra la Juventus e la parte calda della sua tifoseria.
Tramite un comunicato diffuso attraverso la pagina Facebook di riferimento, i gruppi della Curva Sud si cono scagliati contro la società:
“In seguito agli innumerevoli commenti e messaggi ricevuti, teniamo a fare un po’ di chiarezza in merito alla situazione presente in Curva Sud durante le partite giocate all’Allianz Stadium.
– TAMBURI E MEGAFONI: nonostante le molteplici richieste inoltrate all’apposito indirizzo email indicato sul sito della Juventus, al momento non ci è mai giunta alcuna risposta di autorizzazione da parte della società, sebbene tali strumenti oltre che essere per legge consentiti siano già entrati per due anni nello stesso stadio senza causare problemi.
– BALCONATA: dopo il divieto di esporre il nostro storico striscione, abbiamo pensato di riempire la balconata del Secondo Anello con alcuni tricolori. La prima volta che sono stati appesi abbiamo subito ricevuto la visita degli steward, che ci intimavano di toglierli minacciando sanzioni amministrative e daspo (nella foto, scattata durante Juventus – Udinese, la “pericolosissima” pezza in questione).
– BANDIERONI: discorso analogo al primo punto, citiamo per di più il caso di Juve Bayer Leverkusen dello scorso 1 Ottobre. Dopo aver introdotto e non con pochi problemi ai controlli una ventina di bandiere bianconere di misura regolamentare (150 x 90 cm), appena srotolate e sventolate al cielo ci siamo ritrovati di fronte i soliti “uomini in giallo”, che con le stesse modalità precedenti ci invitavano ad abbassarle.
– LANCIACORI: ai lanciacori non è più consentito mettersi a cavalcioni sulla vetrata, limitando di conseguenza il coordinamento del tifo.
Spiegata la paradossale situazione nella quale ci ritroviamo coinvolti, diventa fondamentale far notare come nel SETTORE OSPITI DELLO STESSO IMPIANTO alle tifoserie avversarie venga vergognosamente concesso tutto ciò che allo stesso tempo viene negato a noi, oltrepassando il limite del ridicolo e rendendo per assurdo il clima dello stadio favorevole alla squadra rivale.
Nonostante tutto siamo ancora in piedi, determinati a non cedere per amore della maglia, della nostra curva e di chi sta ingiustamente pagando da quel maledetto 16 Settembre”.
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