TORINO – Ecco le sue parole al termine del derby della Mole, anticipo della 35esima giornata di Serie A:
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SULLA PARTITA – La squadra ha fatto una buona partita, pur sbagliando qualcosa negli ultimi 20 metri. Verso la fine poi il Torino non ha più tirato in porta. Devo fare i complimenti ai ragazzi che stanno continuando a fare una stagione straordinaria. Ora recupereremo qualche giocatore per far riposare quelli che giocano sempre.
SULLA LITE CON ADANI – Non tutti possono fare gli allenatori, il calcio non è scientifico. Le critiche sono giuste ed è corretto che ci siano, ma penso anche che chi è allenatore ne sappia di più. Tanti oggi si attaccano ai dati, poi però vorrei una spiegazione su come noi l’anno scorso abbiamo avuto con il Real il 38% di possesso palla e abbiamo vinto 3-1. Con l’Ajax abbiamo perso, pur con il 54% di possesso palla. Le partite non si vincono con i numeri e questo va insegnato ai nuovi allenatori. Il calcio è arte.
SULLA STAGIONE – Quest’anno abbiamo giocato tre partite emblematiche: Valencia, Man UDT e Atletico Madrid in casa. In quest’ultima abbiamo avuto poche occasioni, ma tutti ricordano questa e non la grandissima prestazione fatta invece contro i Red Devils in cui invece abbiamo perso.
SU LIVERPOOL-BARCELLONA – Il livello del Barcellona rispetto al Liverpool è nettamente superiore e lo dissi già ad ottobre. Anche il Liverpool ha avuto grandi occasioni. Negli ultimi 10-12 minuti potevano prendere 5 gol perchè non hanno tenuto, Lo stesso ci è capitato a noi con l’Ajax quando abbiamo subito l’1-1: ci siamo impauriti.
SULL’AJAX – Con l’Ajax abbiamo preso il primo tiro al 37 e c’è stato il gol. Alla fine del primo tempo c’era il timore di perdere la partita più grosso del normale. Avevamo troppa pressione, oltre che tante assenze. Sono una serie di circostanze anche difficili da spiegare. Stasera dopo l’1-1 abbiamo accelerato per provare a vincerla, cosa che non abbiamo fatto contro gli olandesi. Quel giorno alla prima occasione del secondo tempo c’è stato un errore di Pjanic che li ha portati davanti al portiere, e abbiamo avuto ancora più paura.