TORINO – Anticipare l’orario d’inizio di più partite, per aiutare la Juventus a crescere in Asia. È la richiesta lanciata alla Serie A dal club bianconero. A quanto filtra da ambienti di marketing legati alla Vecchia Signora, se consideriamo i ricavi generati, la squadra bianconera è sotto i primi sei club della Premier League inglese e la Cina è stata individuata come una delle principali aree di crescita.
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«Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra il pubblico nazionale e quello globale», ha sottolineato Giorgio Ricci, chief revenue officer della Juventus, in un’intervista alla Bbc. «Non è soltanto questione di orari di trasmissione, si tratta anche di distribuzione dei diritti e di chi trasmette le partite. In questo senso, la differenza tra Premier League e Serie A è enorme. È una vecchia storia ed è una delle più frequenti ragioni di scontri con la Lega».
Nelle prime due giornate della stagione 2019-20, nessuna partita di Serie A inizia prima delle 18, soprattutto per il gran caldo. Dalla terza giornata in poi, ci sarà una partita il sabato alle 15 e una la domenica alle 12.30. L’accordo sui diritti tv in vigore, che scade nel 2021, non prevede la possibilità di modificare gli slot di inizio delle partite. Un portavoce della Lega Serie A ha riconosciuto che «è necessario che sia preso in considerazione ogni posto nel mondo perché attualmente la Serie A è trasmessa in 200 nazioni».