TORINO – Ecco le sue parole:
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
Uno Juventino vero fa colazione con caffè e Gazzetta! Risparmia il 50% sull’edizione digitale! Segui la Juventus ogni giorno con l’edizione digitale della Gazzetta dello Sport a 9,99 al mese anziché 19,99.
SULLO SCUDETTO – Sono felicissimo. Per me la Juventus è una famiglia, sento dentro di me i colori bianconeri. Oggi non giocando cercavo di sfogarmi dando una mano con la voce per quel che potevo. Dispiace per l’eliminazione, ma ora è il momento di festeggiare. Penso che oggi nemmeno ci rendiamo conto di quello che stiamo facendo, delle pagine di storia che abbiamo scritto oggi.
SUL SALTO DI QUALITA’ IN CHAMPIONS – La Champions è una competizione che si decide nell’arco di 9 mesi, e c’è il rischio di arrivare nella condizione sbagliata nella settimana decisiva. La squadra e la società però stanno facendo un percorso graduale di crescita. Non ci resta che continuare a lavorare e ripartire poi a Luglio con ancora più voglia.
SU RONALDO – Ronaldo ci ha aiutato a migliorare. E’ arrivato nello spogliatoio con grande umiltà. Vedendolo noto ancor di più come viva il calcio come dedizione totale. Non avevo dubbi che l’anno prossimo sarebbe rimasto con noi.
SU BARZAGLI – Due parole le merita Barzagli, che è come il vino: invecchiando è migliorato. Credo che in questi anni sia stato sottovalutato dagli addetti ai lavori. Quando gioca quasi non ti rendi conto perchè fa passare tutte le cose per semplici. Gli va reso grande onore e tributo.