Sul Corriere di Torino, si affronta la decisione del giudice sportivo di non punire i tifosi del Cagliari per i cori razzisti a Kean e Matuidi:
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“I buu, i cori negli stadi italiani non mancano. In alcuni sono regolari. Non a Cagliari, dove però la notte del 2 aprile qualcosa è successo, tanto che il giudice sportivo aveva disposto nuove indagini sui cori e i buu razzisti nei confronti di Kean e poi di Matuidi. Dopo un mese arriva il comunicato: non è successo nulla. «I cori in questione, pur censurabili, hanno avuto durante la gara una rilevanza oggettivamente limitata anche in ordine alla effettiva percezione». In sostanza, si può essere un po’ razzisti… basta che il tutto si percepisca poco. È una scelta sbagliata, non condivisibile. E lo diciamo chiaro. Che si percepisca”.