Al Corriere di Torino Massimo Giletti, parla della Juve e di Ronaldo
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“Ai critici che continuano a scrivere che CR7 sia ormai in fase calante data l’età anagrafica, il fenomeno portoghese ha risposto prendendo l’ascensore e restando in aria per un tempo infinito, mettendo così a segno il gol numero 601. Della partita si è già scritto molto e sinceramente il derby ha confermato un’idea che mi ero già fatta dopo aver visto la Juve del primo tempo di San Siro: troppi giocatori sono già con la testa sulle spiagge dorate di Ibiza. Per carità, ci sta: aspettarsi duelli infiniti, stile Salvini – Di Maio, sarebbe forse chiedere troppo, tra infortuni e campionato finito. Però c’è un ma. Allegri ha chiesto, non solo uomini nuovi ma anche una mentalità diversa. Quella che nella partita con l’ Ajax è venuta meno. Allora qualcuno si dovrebbe chiedere due cose. Primo: perché i vari Pjanic, Cancelo e Alex Sandro, vivono queste ultime partite con poca attenzione, in una assoluta versione balneare degna dei «Vitelloni» di Fellini? E perché, invece, Ronaldo non molla un colpo ? Se Urbano Cairo venerdì sera non ha potuto stappare la sua bottiglia preferita di Ferrari riserva Giulio, è solo perché allo Stadium c’era lui: CR7. Perché per lui le stagioni non finiscono mai neppure quando sono finite? Ogni volta che vedo come vola in cielo e colpisce il pallone resto ammirato e stupito allo stesso tempo. Questo sarà il lavoro complesso e difficile che spetta non solo a Massimiliano Allegri, ma anche a Nedved e Paratici, vincenti nati. Giorgio Chiellini, uno che «l’ars pugnandi» l’aveva già nel seggiolone, aveva detto all’ inizio della stagione, che proprio allenandosi accanto a fenomeni come il portoghese, l’asticella della prestazione di ogni singolo giocatore bianconero,avrebbe potuto crescere. Così non è stato: o non lo è stato del tutto. Dopo un inizio travolgente, dove in Europa la squadra ha impartito lezioni a inglesi e spagnoli, la «diritta via» si è smarrita. Ora, anche Dante Alighieri per entrare nella selva oscura, si è dovuto trovare chi potesse indicargli la strada . È difficile entrare nei meandri oscuri della mente, spesso diventano dei labirinti da cui uscire è impossibile. Però alla Juve hanno la fortuna di avere accanto Ronaldo: ne approfittino. Poi sarà tardi.”.
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