Giletti: "Difesa? I problemi sono attacco e centrocampo che non coprono" - JuveNews.eu

Giletti: “Difesa? I problemi sono attacco e centrocampo che non coprono”

Il igoranlsita ha parlato

TORINO – Il giornalista Massimo Giletti ha parlato attraverso le colonne de Il Corriere di Torino. 

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“Contro il Parma è finita sul banco la coppia difensiva Rugani-Caceres, così come ad essere massacrati mercoledì scorso erano stati De Sciglio e lo stesso Rugani. L’accusa dei critici è precisa: senza Bonucci e Chiellini la Juve non può andare da nessuna parte. Per carità, non amando la filosofia dei grillini che ritengono che il valore del singolo sia il medesimo in tutti gli uomini, ragion per cui per i pentastellati Ronaldo sarebbe uguale al Pacione di antica memoria, mi sembra che ridurre questo momento difficile alla mancanza dei due Dioscuri bianconeri, sia parziale e non vero. Ovvio che Bonucci, Barzagli e Chiellini hanno un valore assoluto e sono al momento insostituibili. Ma faccio una riflessione: se superMario al 93’ avesse buttato il pallone in tribuna , anziché fare una giocata folle, fuori da ogni logica calcistica, la Juve sarebbe ancora a +11 sul Napoli e forse si parlerebbe di più di un ritrovato Ronaldo che di altro. Questo per dire che forse il vero problema, al di là dei singoli orribili errori, è che gli attaccanti e i centrocampisti bianconeri non hanno difeso da squadra nei momenti difficili. Difesa e sistema difensivo sono due cose totalmente diverse, pur se viaggiano in parallelo. Troppo facile prendersela con Rugani e Caceres! Solo con l’unità di movimenti e di intenti trovi quella sicurezza feroce che sembriamo aver smarrito. Se si aprono praterie sterminate negli ultimi 40 metri, che non siamo abituati a vedere nelle partite della Juventus, vuol dire che il problema è più grande. I successi bianconeri degli ultimi sette anni si sono sempre basati sulla forza del sistema difensivo, dove ogni giocatore deve occupare uno spazio preciso del campo, presidiando una zona e sacrificandosi per aiutare il compagno in difficoltà. È l’attenzione collettiva che fa la differenza. Ecco perché giocare a calcio non è come giocare alla PlayStation, dove è scontato che vinca il più bravo. Se i nostri non recuperano il valore di questa virtù, non solo il viaggio a Madrid sarà complicato, ma lo stesso prosieguo del campionato potrebbe riservare ulteriori sofferenze”.

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