TORINO – L’allenatore della Sampdoria Giampaolo ha parlato a La Gazzetta dello Sport.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x6ujai5?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv” ></iframe>[/fnc_embed]
“Ho detto di aver represso il mio diritto a sognare? Mi riferivo al sogno di allenare un grande club, dopo essere stato più o meno vicino a Juve, Roma (parlai con Sabatini), Milan (idem con Galliani). Non è che non mi interessa più, è che oggi vado oltre: veicolo tutte le mie energie sul presente, il quotidiano. Senza voli di fantasia”.
“Credo che Fabio abbia trovato giovamento nel giocare più vicino alla porta. Corre ancora tanto, eh, ma ha compiti difensivi solo nella metà campo avversaria. Gli ho chiesto di divertirsi, ma lui è andato oltre: a volte fa cose quasi invisibili, da fuori. Oggi riguardavamo il video di Samp-Udinese e ho detto ai miei collaboratori: ‘Salvate la clip con questi due smarcamenti di Fabio, è da far vedere agli attaccanti più giovani’”.
“La distanza non è in campo, ma fuori: oggi il calcio è rassegnato di fronte al dominio ‘strutturale’ della Juve e il problema è che con il passare degli anni la forbice può ancora aumentare. L’unica speranza è un loro calo motivazionale e un’improvvisa, contemporanea competitività di una rivale”.