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Gattuso: “Abiamo provato a scalare la montagna”

TORINO – L’allenatore del Milan Gennaro Gattuso ha parlato dopo la sconfitta in Supercoppa Italiana. 

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Un giudizio su quelli che in molti ritengono rigore. E sul fallo di Matuidi rispetto a quello di Kessie.
“Ti dico solo la cosa che mi ha dato fastidio, dopo non parlo perchè non voglio parlare, perchè già a Genova mi mancheranno tre giocatori, non voglio nemmeno fare il maleducato. Due azioni prima, due gol, la palla entra in rete per la Juve, il guardalinee non alza la bandierina, fa finire, fuorigioco. La palla di Cutrone ve la ricordate? Guardalinee alza la bandierina, può anche non alzarla, finisce l’azione, c’è la Var… queste sono le cose che mi danno fastidio, perchè se due volte hai fatto finire l’azione, hai fatto concludere, perchè su una palla, che mi sa che non c’era fuorigioco… perchè dopo con gli strumenti che hanno si vede se c’è fuorigioco o no….Forse c’è il regolamento, che negli ultimi 16 metri quando succede, è giusto che lascino proseguire. Quello mi ha dato fastidio, il resto lo lascio giudicare a voi. Non voglio, non voglio, c’è grande rammarico, perchè ieri qua avevo detto che dovevamo scalare una montagna, ci abbiamo provato, rimane una buona prestazione, l’abbiamo giocata al massimo, dispiace per il gol perchè ci siamo un po’ addormentati. Ma a livello di gioco, di squadra, abbiamo fatto una buona prestazione. E’ una sconfitta che brucia perchè a questa finale ci siamo arrivati con un po’ di benzina, avevamo fatto 120 minuti e volevamo portarla alla lunga. C’è il rammarico a livello tecnico perchè era da 7-8 mesi che la Juventus non lasciava campo agli avversari. C’è capitato 4-5 volte a campo aperto, 4 contro 4, 5 contro 5, a livello tecnico abbiamo sbagliato. E in  questo tipo di partite se sbagli questo fondamentale diventa difficile, perchè dopo hanno tantissimi campioni. Perchè non sono d’accordo quando sento dire che è solo Cristiano Ronaldo, ne hanno tanti di campioni. Bisogna sempre raddoppiare, bisogna fare tanta fatica con loro, perchè hanno grandi individualità, riescono sempre a saltarti, a creare superiorità numerica, e noi siamo stati bravi su questo aspetto. Dispiace ma bisogna guardare avanti, anche se brucia, brucia perchè dopo una prestazione così, se fosse arrivata una vittoria, dopo una prestazione così, a livello mentale poteva darci dei grandissimi vantaggi”.

Higuain molto arrabbiato alla fine. Un giocatore che vuole andare via si arrabbia così?
“Hai fatto bene a fare la domanda su Higuain, così almeno finiamo… perchè oggi l’artefice di quella presunta foto che ha scatenato l’inferno… sono stato io il responsabile. Perchè quando un giocatore la sera prima ha 38 e mezzo di febbre, la prima cosa che si fa per non far prendere il virus a tutti gli altri 23 giocatori – e questo me l’ha insegnato il vecchio Tavana -, si fa stare in camera, si fa di tutto per recuperarlo, non farlo stare a contatto con gli altri giocatori, perchè si rischia che possano prendere la febbre altri 10-12 giocatori, e questa scelta è stata mia. Ed è venuto un putiferio. Ieri sera alle 10:30, quando sono tornato dalla conferenza, che ho mangiato con Romagnoli e i dottori mi aspettavano, già sapevo che aveva 38 e mezzo di febbre. Ha fatto tutto per esserci, sono stato io a non farlo giocare, perchè preferivo uno che aveva energia. Ha dormito poco, ha preso medicinali e non mi sembrava il caso di metterlo in pasto ai leoni. Perchè poi ci vuole gamba per giocare contro Chiellini che ti viene sempre addosso, e contro la difesa della Juve. Questa è stata la verità su questo. Dopo il fatto che si arrabbi, io non vi prendo in giro, perchè se vedevo un giocatore svogliato, che non stava bene con i compagni, che rompeva le scatole tutti i giorni, ero il primo a venire qua e dicevo tutto, almeno non faccio nessuna figuraccia quando dopo se deve succedere un qualcosa- Sono coerente su questo aspetto. Vediamo cosa succederà in questo momento sinceramente mi brucia lo stomaco, la parte sotto, tante cose, non ho voglia di stare qua a dare spiegazioni. Le ho date perchè mi sembrava corretto, anche per il ragazzo, perchè ho sentito tante chiacchiere, si è tirato fuori, non si è tirato fuori…. anzi ha dato anche la disponibilità per giocare dal primo minuto, ma sarei stato un’incosciente se avessi fatto una mossa così”.

La prestazione vale una vittoria?
“No, la prestazione non vale una vittoria, perchè la Coppa ce l’avranno nella bacheca a Torino. A Genova ci mancheranno tre giocatori importanti. Dopo queste partite, perdi tante energie. Devi esser bravo a recuperare per arrivare al quarto posto”.”.

Scudetto?
“Oggi sarebbe arrivare a qualificarsi in Champions. Per costruire una squadra per vincere servono grandi giocatori che vivono questo tipo di partite e siamo lontani da questo aspetto qua”.

Basta la prestazione?
“Non lo so se basta. Sarebbe stata perfetta se avessimo sfruttato le occasioni create. A livello tattico abbiamo fatto un’ottima partita. In transizione siamo andati tante volte. È una squadra viva, ma non ha ancora il killer-instinct. Dobbiamo migliorare a livello tecnico e il rammarico più grande è questo”.

La squadra ha mostrato personalità?
“Mi piace il veleno che si è visto. La personalità dei giocatori viene da partite così. Noi stiamo iniziando a giocarne così. Ci servono queste partite, ma è una squadra che si può migliorare. La base è importante. Dobbiamo fare di necessità virtù e chapeau a questi ragazzi. Certe volte mi mordo la lingua perché stanno dando il massimo. Penso che vincere serve ai giocatori, serve a dare un po’ di stima in più. La Supercoppa è l’ultimo trofeo come importanza e c’è rammarico”.

Mercato?
“Il livello del campionato si è alzato molto. Arrivano trasferimenti importanti e sono arrivati giocatori importanti. Ronaldo ha alzato il livello della nostra serie A. Sul mercato non so. Dobbiamo rispettare il Fair Play Finanziario e vedremo. Non sono io che decido questo”.

L’attacco?
“Castillejo ha giocato ed è quello che lo stesso ruolo di Suso. Ha giocato tanto. Oggi lo avete visto”.

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