Ai microfoni di Montecarlo Sport.Umberto Gandini ha parlato del calcio italiano e la figura in Europa
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
Uno Juventino vero fa colazione con caffè e Gazzetta! Risparmia il 50% sull’edizione digitale! Segui la Juventus ogni giorno con l’edizione digitale della Gazzetta dello Sport a 9,99 al mese anziché 19,99.
“E’ una situazione periodica. Negli ultimi vent’anni abbiamo avuto stagioni con squadre protagoniste e altri che invece non arriviamo in fondo e sembra che tutto fosse da rifare. La Roma lo scorso anno era in semifinale e oggi è stata eliminata agli ottavi. La Juve, invece, è stata fatta fuori dall’Ajax a sorpresa. Non credo che sia un momento di crisi, perché ci sono tanti giovani talenti che stanno sbocciando. Si può notare l’exploit del calcio inglese a riprova di come la Premier League ha una possibilità d’investimento ben diverso da quello di molti altri campionati. L’Ajax ha una tradizione decennale legata ai talenti del proprio vivaio e alla propria filosofia di gioco che con la sentenza Bosman ha visto tutti i migliori talenti via via lasciare Amsterdam. In questo momento stanno vivendo un momento positivo, una nidiata prolifica che ha dato questi risultati ma che presto lascerà comunque l’Olanda. La Juventus ha avuto grande facilità nel fare ciò che voleva in Italia, anche se si pensava che le rivali fossero più competitive. Il Napoli ha cambiato modo di giocare e con alcuni interpreti nuovi. Ancelotti probabilmente non ha trovato giocatori in grado di reggere la pressione che serve per vivere un campionato da protagonista. Per la Juve è troppo facile vincere le partite contro la maggioranza delle squadre del campionato. Oggi con le piccole è quasi sempre tutto scontato. Ronaldo è stato un investimento mirato alla finale di Champions. Allegri è stato criticato e poi osannato. Ora dopo l’eliminazione è di nuovo al centro delle critiche”.