Sulle pagine di La Stampa, Claudio Gabetta parla di Moise Kean tra nazionale e permanenza in bianconero
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“Dal punto di vista tecnico aveva intuizioni difficilmente riscontrabili, con i suoi pari età non c’è mai stata storia. La prima volta che l’ho visto avevo capito subito che fosse un ragazzo fuori categoria, a volte non gli dovevo neanche spiegare le cose da fare. È arrivato alla Juventus nel momento giusto: i bianconeri hanno strutture e personale qualificato per seguire da vicino i giovani. Ma Moise è sempre stato un buono e un atleta generoso e determinato. Anche vivace, ma entro i limiti. Non è mai stato difficile da gestire, era solo più maturo degli altri”.