di Fabio Marzano
TORINO – Dopo aver toccato il traguardo storico delle 10 vittorie consecutive, ora i Nazionali Azzurri e non solo, sono pronti a ritornare a casa e dalle loro rispettive società. In casa Juve, l’attenzione va tutta sulla delicatissima trasferta di Bergamo, dove ad attenderla ci sarà l’Atalanta. Ad analizzare il match tra bergamaschi e bianconeri è stato un grande ex atalantino, Luciano Zauri, nonché attuale allenatore del Pescara che, ha cortesemente rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla nostra redazione.
Chi pensi sia la favorita tra Atalanta e Juve, tenendo conto sia della rosa superiore dei bianconeri ma anche della forza dei bergamaschi?
“Sulla carta chiaramente non c’è partita. La rosa della Juve è talmente ampia e piena di campioni che è impossibile tenerle testa, però il calcio regala sempre grosse sorprese. L’Atalanta ormai non possiamo piu considerarla una rivelazione ma è assolutamente una realtà del nostro calcio da diversi anni e su qualsiasi campo gioca, in casa o fuori, molte volte detta legge. Non sarà sicuramente una partita semplice per la Juventus”.
Dove è mancata l’Atalanta che si è vista in Europa, se la si confronta con quella del nostro campionato?
“Forse per il troppo spirito e il troppo entusiasmo che ci mettono nell’affrontare le partite. Escludendo la trasferta di Manchester che, sarebbe stata difficilissima per chiunque, però secondo me nelle altre gare ha avuto un eccesso di entusiasmo e hanno provato a giocare come credevano, mentre in Europa devi anche adattarti alle squadre che incontri. In Champions ci si confronta con squadre importanti e l’Atalanta non aveva mai partecipato a questa competizione quindi anche questo potrebbe aver influito molto. L’esperienza vissuta servirà per non ripetere questi errori”.
Credi che possono arrivare in Champions anche quest’anno?
“L’Atalanta regala sempre sorprese enormi però secondo me ci sono altre squadre che sono attrezzate meglio per arrivarci. Loro però posso compensare con l’esperienza di mister Gasperini e con l’entusiasmo che questa piazza trasmette ai giocatori, quindi credo che possono ripetersi tranquillamente ma dovranno fare della continuità, la loro arma migliore”.
Pensi che il caso Ronaldo sia concluso? Da allenatore ti saresti comportato come Sarri?
“Sarri ovviamente deve fare le sue scelte per il bene della squadra. Ronaldo non è un giocatore uguale agli altri questo è vero, però credo ci saranno stati tempo e modo per chiarirsi. Ronaldo non può essere mai un caso, ha accusato qualche problemino recentemente e credo sia dovuto solamente a questo episodio ma non può essere un problema, assolutamente”.
Secondo te può diventare un’arma a doppio taglio il fatto di avere tanti campioni in squadra?
“E’ chiaro che a certi livelli il problema non è allenarli ma gestirli. Quando si ha a che fare con tanti campioni le difficoltà sono tantissime. 11 scendono in campo e altrettanti piu o meno dello stesso livello non giocano, anche se lo meriterebbero allo stesso modo. Ovviamente è anche una risorsa però, perche avere tanti fenomeni non hai difficoltà a fare cambi, come successo contro il Milan ad esempio, tolto Ronaldo è entrato Dybala e ha deciso la partita. Hai delle problematiche nella gestione ma allo stesso tempo hai delle risorse enormi per affrontare le gare”.
La Lazio ha le carte in regola per entrare in Champions?
“La Lazio sono 2 o 3 anni che sta meritando questa competizione. Una è sfumata all’ultimo secondo con l’Inter quando sembrava che ce l’avessero fatta, però è una squadra che può ambire alla Champions. Sicuramente non sarà facile perche la competizione è elevatissima però ha tutto per poterci arrivare”.
Pensate di tornare in Serie A il prossimo anno? E’ il vostro obiettivo prefissato a inizio stagione?
“No, absolutamente no. E’ una squadra completamente rinnovata che, ha un percorso da fare. E’ vero che la classifica è vantaggiosa ma è talmente corta che si fa presto a parlare di un obiettivo o di un altro. Da parte nostra ci deve essere un grande equilibrio e lavorare alla giornata”.
C’è qualche giovane talento nella tua squadra che, potremmo ammirare in Serie A tra qualche anno?
“Nomi non li faccio per evitare problematiche, però secondo me ci sono un paio di prospetti davvero interessanti e che possono ambire a fare i calciatori ad altri livelli. In quale tipo di squadra sarà dettato da diverse situazioni, però hanno tutto per poterci arrivare”.
Ringraziamo cortesemente Luciano Zauri per la sua disponibilità.