Di Luca Morucci
TORINO – La Juventus è attesa al Rigamonti per il match di domani contro il Brescia. La ‘Leonessa’, che ha stupito tutti al ritorno in Serie A, affronterà una Juve ancora in fase di rodaggio. Ad analizzare il prossimo incontro tra le due squadre e i momenti che stanno vivendo è stato Alessio Tacchinardi, che, in esclusiva per juvenews.eu, ha fatto il punto della situazione.
Sulle prime gare del Brescia: “Sono felicissimo che il Brescia sia tornato dove gli compete, la cosa che mi piacerebbe, e vedo che lo sta facendo con grande convinzione, è che non si sentisse una matricola, ma una squadra forte. Devono capire che possono stare in Serie A e che possono anche togliersi delle soddisfazioni. Il presidente è molto ambizioso e molto determinato, il Brescia non deve avere paura di niente. Domani vanno ad affrontare una grandissima squadra, secondo me anche ferita dalle continue critiche che sta ricevendo. Deve essere una grande giornata per Brescia e per i bresciani. Sicuramente il miglior momento per affrontare la Juve è questo, i bianconeri non mi sembrano ancora a posto, anche se a sprazzi si vede la mano di un grande allenatore. Bisogna affrontarla con grande coraggio”.
Sulle difficoltà della Juventus: “A oggi, se la Juve ha qualche problematica, normalissima anche perchè viene da un periodo particolare in cui il mister è stato fuori per un problema fisico, è il centrocampo. C’è poca intensità, poca voglia di andare ad aggredire in avanti e questo potrebbe diventare un problema. Sicuramente Sarri metterà tutto a posto, perché è un grande allenatore, ma se devo trovare un problema a questa Juve è proprio il centrocampo, che mi sembra avere poco ritmo. L’intensità che si è sempre vista in tutte le squadre che ha allenato Sarri sembra ancora mancare. Penso che sia una bella sfida, ha una squadra fortissima e lui è il migliore nel far giocare le squadre a ritmo alto. La Juve prima difendeva tornando indietro e non è semplice cambiare certi meccanismi. Analizzando la Juve di oggi, vediamo una squadra in cui l’allenatore vorrebbe giocare a 200 all’ora, mentre la squadra tende ancora a difendere all’indietro. Io sono fiducioso perché sono tutti ottimi elementi, la Juve è un carro armato, e Sarri deve solo riuscire a farla viaggiare. In questo momento stanno facendo anche fatica dal punto di vista fisico, credo che siano circa al 60%, ma le altre già corrono. Contro il Napoli i bianconeri hanno dimostrato, per un’ora, di essere la Juve di Sarri e da questo punto di vista possono fare sempre meglio”.
Sul cambio di mentalità: “Io sarei molto felice se Sarri riuscisse davvero a cambiare la testa di questi giocatori. A oggi non c’è ancora riuscito del tutto, ma ha la forza per farlo. Le partite sono già pesanti, tutti hanno già una grande condizione e la Juve deve andare a Brescia e dare il massimo, altrimenti rischia di fare fatica”.
Su Sandro Tonali, il prodigio del Brescia: “Ho ancora diversi amici a Brescia, ai quali ho chiesto che tipo di ragazzo fosse. Mi hanno detto che è un giocatore con la testa sulle spalle. Quando hai la testa sulle spalle puoi arrivare lontano. Tonali fa sempre il suo lavoro, picchia quando c’è da picchiare e non dice mai una parola. Io mi ci rivedo molto, ha grande personalità e non ha paura di provare la giocata. Deve essere d’esempio per tutti i ragazzi della sua età, che dopo poche partite pensano di essere già arrivati. Se vuoi arrivare ad altissimi livelli, non c’è niente di più emozionante di confrontarti con quelli che fino a poco tempo fa guardavi alla televisione. Io feci una grande partita alla prima contro la Juve. Penso che Brescia lo stia crescendo benissimo, secondo me sarà una colonna della Nazionale dei prossimi anni. Tonali ha nelle corde sia la giocata lunga che quella nello stretto, non perde quasi mai lucidità e lavora sempre al servizio della squadra. Non è Pirlo, perché certe qualità sono irripetibili e anche perché ha caratteristiche diverse, ma può diventare davvero un grandissimo giocatore”.