di Fabio Marzano
TORINO – Dopo aver annientato l’Atletico Madrid per 3-0, la Juve ora si prepara ad affrontare la gara contro il Genoa, per lasciare il distacco con il Napoli invariato. Ovviamente sarà difficile non rivolgere le proprie attenzioni alla doppia sfida di Champions contro l’Ajax, ma prima di allora ci saranno altre partite da disputare e bisogna affrontarle da Juve. Ad analizzare quella che sarà la gara contro i rossoblu e la partita appena disputata contro i Colchoneros, è stato un ex di Juve, Genoa e Atletico, Ruben Olivera, che ha cortesemente rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla nostra redazione.
Si aspettava questa rimonta straordinaria da parte della Juve?
“Sinceramente io ero molto positivo che la Juventus in casa potesse ribaltare il risultato dell’andata. In casa la Juve ha un altro ritmo e un’altra aggressività, non l’ha fatto neanche respirare l’Atletico Madrid. Se lo faceva uscire un attimo secondo me si poteva mettere male ma hanno fatto una partita esageratamente perfetta, tatticamente più che altro”.
Dato che lei è un doppio ex, è più contento per la Juve che ha passato il turno o più dispiaciuto che l’Atletico sia uscito?
“A prescindere che ho degli amici all’Atletico, uruguaiani, gli voglio bene però io sono troppo tifoso della Juve, sono cresciuto alla Juventus e per me in Italia ci saranno sempre e solo i bianconeri”.
Ora la Juve può veramente vincere la Champions, considerando anche il fattore mentale?
“Dopo questa partita ha preso una linfa importante perchè ha preso più convinzione di prima. Secondo me adesso qualsiasi avversaria gli capita davanti, la Juventus sarà una corazzata perchè dopo questa partita non hanno più paura di nessuno”.
Pensa che il sorteggio sia stato benevolo nei confronti della Juve?
“Io penso che una tra Ajax, Porto o Tottenham sarebbe stata l’ideale ma come ho detto prima adesso ognuna vale l’altra nella mentalità della Juve. Non credo che pensi a nessuno, se non a se stessa perchè è convinta della forza che ha”.
Questo Ronaldo le ricorda qualcuno della sua Juve?
“Ti dico la verità, ho giocato con grandissimi campioni, da Ibrahimovic a Nedved, Del Piero, tanti giocatori importanti, però questo ragazzo veramente è uno che ha una fame impressionante. Contro l’Atletico ha visto quella palla alta è andata a prendersela per fare gol e cosi accade sempre. Lui è veramente convinto di quello che ha, studia l’avversario, ha una capacità fisica e mentale impressionante. Secondo me la mentalità che ha Ronaldo è superiore a quella di Messi. Uno che ha fatto 124 gol in Champions League e ha ancora questa fame è impressionante”.
Pensa che il Genoa possa fermare la Juve come nella gara di andata, considerando anche il fattore Champions per i bianconeri?
“La Juve ha speso tante energie mentali con l’Atletico. Gioca in uno stadio caldo e importante come quello di Genoa e non sarà una passeggiata, anzi sarà molto difficile. la Juve ha lavorato per due settimane incessantemente per preparare la sfida con l’Atletico e la condizione psicofisica potrebbe risentirne. Non arriverà alla partita come quella contro gli spagnoli e troverà un ambiente ostile sicuramente. La Juve ha la squadra migliore e alla fine credo che vinceranno loro. La Juve vince sempre, ha costantemente voglia di vincere e non regala niente a nessuno anche se ha cosi tanto vantaggio”.
Il Genoa ha fatto bene a cedere Piatek a gennaio o lo avrebbe dovuto trattenere almeno fino a giugno?
“Aspettare altri 5 mesi secondo me non cambiava molto. Però la classifica del Genoa è abbastanza tranquilla, quindi secondo me ha fatto bene, anche perchè stanno scoprendo un altro attaccante forte che è Sanabria. Hanno fatto bene così danno il tempo a questo ragazzo di crescere durante questa stagione e l’anno prossimo si possono rinforzare con i soldi di Piatek”.
Considerando i caratteri simili, trova delle analogie tra Allegri e Capello?
“Si si, tante. Credo che Allegri è una persona che comunica molto con i giocatori e si vede anche in campo. Capello era uno che stava un pò più distaccato dal gruppo e lavorava molto in campo. Max ha un bel feeling con tutti i giocatori e loro con lui, danno sempre il massimo ogni volta che scendono in campo. Caratterialmente Allegri e Capello sono molto simili”.
Il suo ricordo più bello che ha con la maglia della Juve?
“I due scudetti vinti con Capello. Anche quello con Lippi nel 2002 è stato fantastico. Uno dei ricordi che ho sempre dentro è stata l’emozione provata per la finale di Champions persa poi a Manchester contro il Milan. In quella partita penso sempre che se c’era Nedved l’avremmo vinta. In quella gara non ero convocato ma ero finito in tribuna però ricordo l’atmosfera che si provava. Pavel ci è mancato tanto, l’anno successivo infatti gli hanno dato il Pallone d’Oro perchè quella stagione li è stato devastante”.
Pensa di tornare nel nostro campionato un giorno, magari come allenatore?
“Io vivo in Italia, a Latina e ho la mia scuola calcio qui. Sto conseguendo il patentino di allenatore e la mia idea è quella di iniziare una carriera con questo nuovo ruolo e cercare di arrivare in una categoria più importante. Sto lavorando molto, con umiltà e in continuo aggiornamento, spero di riuscirci”.
Ringraziamo gentilmente Ruben Olivera per la disponibilità, intanto in casa Juve è pronto un nuovo colpo di mercato.>>> CONTINUA A LEGGERE
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