di Fabio Marzano
TORINO – La nuova Juve di Maurizio Sarri, sta prendendo forma giorno dopo giorno, con nuovi i nuovi acquisti che sono pronti per iniziare questa nuova avventura e altri invece che, potrebbero essere in dirittura di arrivo, come il difensore dell’Ajax De Ligt. Ma c’è anche chi rivive per la seconda volta, la sensazione di indossare la maglia bianconera come fosse la prima, ed è il caso di Gigi Buffon che, ha fatto ritorno sotto la Mole dopo appena una stagione trascorsa all’ombra della Tour Eiffel. Ad analizzare il suo ritorno, è stato un grande ex compagno di Gigi in bianconero, Momo Sissoko che, ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla nostra redazione.
Come definisci Buffon, come capitano all’interno di una squadra?
“Buffon per me è un grandissimo uomo. E’ il meglio che ci può essere nel calcio. Ha tutto, ha la personalità, caratteristicamente parlando è stato uno dei miei compagni di squadra preferiti. Fa tutto per i compagni, quando sono arrivato alla Juve lui e Del Piero mi hanno trattato come se fossi stato uno di loro da tanto tempo. Gigi trattava tutti benissimo e con lui mi sentivo sicuro, sia fuori dal campo che dentro al campo”.
Qual’è stato il discorso di Buffon che ti ha colpito di piu prima di una partita?
“Mi ricordo particolarmente quello fatto al Bernabeu quando giocammo contro il Real Madrid. Ha fatto un discorso da leader, ha detto a tutta la squadra di giocare come sappiamo giocare e ci ha trasmesso uno spirito e una carica che era impossibile perdere quella partita. La verità è che quel discorso è piaciuto a tutti ed ha cambiato l’esito della gara”.
Cosa pensi del suo ritorno alla Juve?
“E’ un bene per la Juve e per lui. Gigi ha fatto tutto per la Juventus e quest’anno stanno provando a fare di tutto per vincere la Champions League. Avere uno come lui all’interno dello spogliatoio è fondamentale per chiunque. Quest’anno hanno perso anche Barzagli e un uomo come Gigi è molto importante”.
Tra gli allenatori che hai avuto, qual’è stato quello che ti ha motivato maggiormente?
“Mi sono trovato bene con tutti. Benitez però aveva qualcosa in più rispetto agli altri. Mi faceva sentire davvero importante e al centro del gruppo, mi ha aiutato molto e mi ha preso come fossi suo figlio. Sono arrivato giovane a Valencia e Benitez mi ha fatto sentire davvero importante”.
Qual’è il segreto per una buona convivenza nel rapporto allenatore-atleta?
“Per me la coscienza, l’onesta e la serenità. Si deve parlare da uomini, quello che pensa l’allenatore lo deve dire in faccia e viceversa. Il faccia a faccia è importante, cosi come in tutte le cose della vita”.
Secondo la tua esperienza, un allenatore che tipo di discorsi deve affrontare prima di una gara, per caricare la squadra?
“C’era un allenatore che allenava il Mali, ora è morto e prima della partita ogni volta che parlava, ti posso dire che lui ti caricava molto, ti entrava nel corpo e nella mente quando ti parlava. Quando entrava nel corpo eri carico come un leone”.
Il miglior capitano che hai avuto in squadra?
“Ce ne sono stati tanti. Cannizares, Del Piero, Gerrard, non te ne posso dire solo uno. Ho avuto tanti capitani importanti e quindi non riesco a farti un solo nome”. Ma attenzione perché proprio poco fa è arrivata un’altra clamorosa notizia di mercato in casa bianconera. Annuncio in diretta TV, Sky Sport assicura: “Paratici ha deciso, lo prende!” >>>VAI ALLA NOTIZIA
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