di Fabio Marzano
TORINO – Nella serata di ieri, la Juventus ha letteralmente schiacciato l’Udinese per 4-1, mandando dunque degli ottimi segnali in vista della delicata sfida con l’Atletico, ma è stata anche la notte che probabilmente ha consacrato la nascita di una nuova stella, Moise Kean, autore di una pregevole doppietta. Alla luce dell’eccellente prestazione, siamo andati ad intervistare il fratello della giovane promessa, Giovanni Kean, che ha cortesemente rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla nostra redazione.
Quali sono state le prime sensazioni di suo fratello dopo la doppietta di ieri?
“Ci siamo visti dopo la partita, siamo stati fuori io, mia madre e lui, eravamo riuniti con la famiglia. Era tranquillo ed era contento per la doppietta, in primis per la vittoria, ma soprattutto perchè è riuscito ad esprimere quello che aveva dentro e quello che voleva dare alla squadra. La doppietta è frutto di un lavoro costante in allenamento, di impegnarsi e di migliorarsi sempre, farsi trovare pronto ogni volta che viene chiamato in causa”.
Lui si sente parte integrante del progetto, gli viene riconosciuta la fiducia?
“Mah, penso che la società gli abbia dato piena fiducia anche perchè hanno ricevuto parecchie offerte che sono state tutte rifiutate. Anche sui prestiti, la dirigenza ha sempre rimandato al mittente tutto e credo che se avessero avuto altre intenzioni lo avrebbero lasciato partire. Penso che la società lo tenga tanto in considerazione, Allegri anche, i compagni idem e quindi non vedo perchè se ne debba andare”.
C’è il rischio che possa partire a fine stagione o resterà a Torino?
“Mah, spero di si, poi non si sa mai ma io spero che resti. Lui ha ancora un contratto con la Juve e spero che possa dare un contribuito ancora più importante di quanto lo stia facendo ora. Comunque piano piano sta crescendo, senza forzare le cose, con calma, senza montarsi la testa e senza bruciare i tempi. Avrà sicuramente le sue occasioni per mettersi in mostra e qualche partita da titolare la farà sicuramente”.
Pensi che magari dopo la prestazione di ieri e considerando l’ampio margine di vantaggio in campionato possa giocare di più da qui al termine della stagione?
“Io spero che mio fratello giochi sempre e soprattutto che martedì passino il turno così Cristiano Ronaldo e gli altri sono impegnati con la Champions e lui può giocare di più ( ride n.d.r.). Il campionato ormai è praticamente archiviato e mi auguro venga completata questa rimonta così ci sarà più spazio per Moise”.
Com’è il rapporto tra tuo fratello e Ronaldo, lo aiuta a crescere?
“Lui va d’accordo con tutti e lo coccolano un pò tutti. Con Ronaldo impara e basta e anche il portoghese comunque ha grandissima stima per lui. Sono un bel gruppo perchè non c’è più grande o piu piccolo, si sentono tutti allo stesso livello ed è quello che fa anche la forza di una squadra perchè se hai un gruppo solido poi piano piano arriva tutto”.
E’ vero che in passato c’è stato un interesse da parte del Milan per Moise?
“Così ho sentito dire sui giornali e ho visto che la Juve ha comunque rifiutato, così come ha fatto con altre squadre. Ma lui non deve pensare a quello, lui deve pensare a giocare, mio fratello è uno che non si monta la testa e non si esalta, neanche dopo la partita di ieri. Delle volte anche io gli dico: ” Ma ti rendi conto di dove sei?”, per lui è tutto un gioco e secondo me è l’arma migliore per affrontare le cose perchè prendi tutto con serenità. Non lo fa ne per soldi, ne per fama, lo fa solamente perchè gli piace, il pallone è l’unica cosa che ha in testa e quando fai delle cose che ti piacciono poi emergi. Anche ieri sera si vedeva che era molto sereno mentalmente e questo ti aiuta anche in campo a giocare con più tranquillità, come nello stop che ha fatto ad esempio, lui non lo fa per fare lo sbruffone o per offendere l’avversario, ma solamente perchè si diverte. Ieri per quanto si stava divertendo mi ha ricordato i tempi in cui giocavamo nell’oratorio assieme, se fossi stato io in campo avrei fatto il compitino, stop e passaggio, l’emozione mi avrebbe spezzato le gambe, lui invece sembra nei campetti sotto casa”.
Pensi che la Juve possa passare il turno con l’Atletico?
“Lo possono fare e se non mi ricordo male anche lo scorso anno a Madrid avevano ribaltato una partita storica. Penso che i giocatori per fare il colpaccio ce l’hanno, se giocano da Juventus secondo me passano e ce la fanno”.
Moise potrebbe essere un’arma in più da utilizzare a gara in corso?
“Lo spero con tutto il cuore che possa essere il jolly vincente però l’imperativo è vincere e passare il turno”.