TORINO – L’ex calciatore della Juventus Eljero Elia ha parlato intervistato dai microfoni di Gianlucadimarzio.com.
“Arrivai a Torino troppo presto, volevo giocare ogni minuto. Avevo 24 anni ed ero impaziente, ma non è stata un’esperienza negativa. I tifosi, gli italiani, il club. Tutto fantastico. Seguo sempre la Juve e ho ancora rapporti con chi è rimasto nel club. Buffon? Il portiere più forte con cui abbia mai giocato, ancora decisivo a 42 anni. Vedo le parate che fa e mi chiedo come faccia. È stato un onore giocare con lui, un signore”.
JUVENTUS – “Nello spogliatoio ero seduto tra Del Piero e Pirlo, si prendevano cura di me… ma quanti scherzi! Una volta Andrea svuotò l’intero barattolo di sale sul mio piatto di pasta. Dopo una settimana provai a farglielo io, ma mi rincorse per tutta Vinovo”.
CONTE – “Non è vero che non ci parlavamo, avevamo un buon rapporto. Chiaro, volevo giocare sempre ed ero deluso di restare in panchina, ma non ero pronto. Siamo due vincenti, lo rispetto. È un brillante allenatore. Nel 2010 avevo giocato la finale del Mondiale persa contro la Spagna, ma in confronto a Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo e Del Piero ero un novellino. Dovevo imparare. Quando sei giovane vuoi solo giocare e non capisci, ti arrabbi, tieni il muso, ma dopo 8 anni posso dire che la Juve ha arricchito la mia vita. Torino è stato il punto di partenza, tant’è che poi al Feyenoord ho vinto da protagonista. Poi conosciuto l’Italia e imparato la lingua”.
SERIE A – “Il mio modo di giocare si adatta bene a quello usato in Serie A. Velocità, forza fisica, dribbling, estro. Cerco un club che ami attaccare, ma posso fare bene anche in contropiede. Ci spero. Voglio tornare in Serie A e far vedere a tutti chi sono”.
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