TORINO – L’ex presidente del Manchester United Martin Edwards ha parlato a La Gazzetta dello Sport.[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&amp;mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]

“Lo vidi la prima volta, a 18 an­ni, col Bolton ad agosto: ero ec­citato, faceva certi trucchi con la palla, i tipi così li chiamo one trick pony, i cavallini di talen­to, che amano stupire, entrò nella ripresa e fece magie, un flash. Poi s’è sviluppato tanto, ma non potevamo immaginare arrivasse a tanto. Neanche Fer­guson… C’è la leggenda che lo comprammo perché dopo un’amichevole ad agosto con lo Sporting i nostri giocatori andarono da Ferguson per con­ vincerlo a prenderlo subito. Ma Alex lo conosceva già, grazie a Queiroz, il suo vice, che glie­ l’aveva già segnalato”. E sul paragone con Messi assicura: “Messi è più uomo squadra, e si nota anche quando esulta. Va verso i compagni. CR7 è più egoista, tende a celebrarsi, aspetta che siano gli altri a correre verso di lui”.