TORINO – La Juventus affronterà domani sera il Barcellona nella sfida valevole per la seconda giornata della fase a gironi della Champions League. Attraverso il loro sito internet, i bianconeri hanno ripercorso i duelli che hanno caratterizzato le precedenti sfide tra le due squadre.
“I precedenti di Juventus-Barcellona hanno visto tantissimi confronti individuali bellissimi, sfide nelle sfide che hanno incrementato il fascino della partita. Ad affrontarsi sono stati giocatori che hanno incarnato l’anima dei due club e in certi casi – come in occasione del 3-0 del 2017 – il confronto ha visto compagni di nazionali di diversi continenti affrontarsi da avversari.
DANI ALVES VS NEYMAR
Entrambi brasiliani, entrambi giocatori speciali e personaggi che sanno farsi notare. Dani Alves trascorre 8 anni a Barcellona, colleziona trofei e dal 2013 al 2016 incrocia Neymar. Prevedibile che i due in allenamento si confrontino e – non poche volte – annullare o sorprendere l’altro significa certamente migliorarsi. Nella serata dell’11 aprile 2017, il 3-0 a favore della Juve è anche figlio della netta differenza di rendimentotra i due, tanto da rendere in molte fasi dell’incontro Dani Alves l’attaccante (cosa che fa sempre, del resto) e Neymar il difensore(compito che invece non apprezza). Il bianconero sembra posseduto, ha una ferocia che il suo ex compagno non riesce proprio a pareggiare.
HIGUAIN VS MASCHERANO
Nel 2010, in Sudafrica, Higuain vive il primo Mondiale della sua vita con l’Argentina. Il capitano di quella nazionale è Javier Mascherano. Tra loro ci sono 3 anni e mezzo di differenza, ma a distinguerli più di ogni altra cosa è la posizione in campo: il Pipita vive per il gol, el Jefecito ha con il tempo arretrato il suo raggio d’azione, la definizione di regista difensivo racchiude bene il suo modo di agire. Quando si affrontano in Juventus-Barcellona Gonzalo è al suo primo anno in bianconero, Javier pochi mesi dopo chiuderà la lunga esperienza in Spagna per avventurarsi in Cina. La gara li vede confrontarsi in diverse circostanze: il 9 bianconero fallisce un gol a tu per tu con Ter Stegen, ma lavora tanto e bene per la squadra. Il 14 blaugrana incappa invece in una serata piena di problemi e viene sovrastato di testa da Chielliniin occasione del 3-0.
MANDZUKIC VS RAKITIC
Una vita trascorsa insieme in nazionale fino al punto più alto raggiunto dalla Croazia nella sua storia: la finale del Mondiale 2018 in Russia. Dopo quel giorno Mandzukic ha dato l’addio alla rappresentativa del suo Paese, Rakitic lo ha invece fatto in tempi più recenti. La sfida tra Juventus e Barcellona li vede incrociarsi più volte perché Mario agisce ovunque per indole e il centrocampista blaugrana per statuto. A Ivan non riesce di ripetere la prestazione di Berlino, quando fu lui ad aprire le marcature superando Buffon in apertura di match. Mandzukic invece lascia un segno nel match: fornisce l’assist per il 2-0 di Dybala e combatte instancabile su ogni pallone.
BAGGIO VS SOLER
Coppa delle Coppe, 1990-91: la Juventus sconfigge il Barcellona 1-0 ma non basta a rimontare il 3-1 patito al Camp Nou, in finale ci vanno i catalani, che la perderanno contro un tecnico al suo primo successo internazionale con il suo Manchester United: Alex Ferguson. In quella gara Johan Cruyff, mister blaugrana, non schiera Miquel Soler, impiegato invece a Torino e impegnato – come il resto della retroguardia – a contenere un Roberto Baggio in grande serata, autore del gol bianconero e di una prestazione da leader vero. Ad accomunare i due, la loro propensione ai cambi di casacca: se il Divin Codino è tra i non molti giocatori ad avere giocato nella Juventus, nel Milan e nell’Inter, Soler ha militato nelle due squadre più rappresentative di Barcellona e Madrid.
MAURO VS… TUTTI
Il titolo può sembrare un po’ esagerato, ma la foto riproduce l’attenzione collettiva del Barcellona– col 2 Gerardo, col 3 Migueli e con l’8 Moratalla- nei confronti dell’ala destra della Juventus Massimo Mauro, tra i migliori in campo insieme a Michel Platini e Michael Laudrup. Siamo nel 1986, si gioca la gara di ritorno di Coppa dei Campioni in un Comunale stracolmo e il punteggio di 1-1 qualifica al turno successivo i catalani. Anche in questo caso, come nel 1991, per il Barcellona superare l’ostacolo Juve è una tappa del cammino per arrivare in finale, dove però ne esce sconfitta, stavolta ai rigori con lo Steaua Bucarest.” (Juventus.com)