TORINO – Dopo la grande vittoria contro il Barcellona al Camp Nou, la Juventus scenderà in campo domenica alle 18 a Marassi per la partita contro il Genoa.
Attraverso il loro sito i bianconeri hanno analizzato i duelli che hanno caratterizzato la partita in programma contro il Grifone.
“Genoa-Juventus è una sfida che ha proposto nel tempo una serie di duelli individuali. Confronti che hanno arricchito il pathos di un match spesso duro, difficile da affrontare anche quando la situazione di classifica era nettamente a favore dei bianconeri. Ne è un esempio l’incontro raffigurato in foto, quello del 2012 (Simone Pepe contro Kevin Constant), una partita terminata 0-0 nonostante il dominio della Juve che arrivò a colpire 3 legni della porta difesa da Frey.
Un insolito confronto tra due giocatori offensivi nell’ultimo Genoa-Juventus, conclusosi 3-1 a favore dei bianconeri. Bernardeschi è il primo a mettersi in luce con una conclusione da fuori che impegna seriamente Perin. E nella ripresa, dopo la rete di Dybala che sblocca il risultato, Federico va vicino al raddoppio con un colpo di testa. Andrea Pinamonti fa coppia d’attaccocon un ex bianconero, Andrea Favilli, e riesce a togliersi la soddisfazione di battere Szcescnyfirmando la rete della bandiera con una buona iniziativa. Il Genoa è stato per lui una parentesi, tra il Frosinone e il ritorno all’Inter dove è cresciuto.
Un Genoa-Juventus dall’andamento emotivo decisamente avvincente, quello del 2017-18. Con i padroni di casa in vantaggio per 2-0 e la Juve in maglia gialla bordata di blu capace di rovesciare la situazione e uscire dal campo trionfante col punteggio di 4-2. La rete del sorpasso la firma Juan Cuadrado al diciassettesimo della ripresa ed è una conferma di due aspetti del suo gioco: quanto le sue accelerazioni siano irresistibili e come le sue reti non rientrino mai nella normalità. A contrastarlo vediamo Santiago Gentiletti, difensore argentino attualmente nel Newell’s Old Boys. La Juve è per lui un’autentica bestia nera, avendoci giocato 7 volte contro senza mai raccogliere 1 punto (e con la Lazio è anche incappato in un autogol).
2007-08: un duello tra compagni di squadra che si sono appena separati. Alessandro Del Piero e Domenico Criscito hanno trascorso qualche mese insieme nella Juventus di Claudio Ranieri. Poi, al mercato di gennaio, il ventunenne difensore torna al Genoa, nel quale gioca ancora oggi dopo una lunga esperienza in Russia nello Zenit di San Pietroburgo. La gara viene vinta dalla Signora per 2-0, ma il capitano fatica in quella serata, subendo un po’ il gioco rude dei difensori genoani, innervositi dall’essersi trovati sotto di 2 reti già al termine del primo tempo.
La sconfitta meno amara che ci possa essere, per quanto non abbia mai un sapore dolce, avviene quando a fine campionato i giochi sono ormai già fatti e le partite non hanno più importanza per la classifica. Succede alla Juventus nel 1984, a Genova incassa un 2-1 che non cambia di una virgola il senso della stagione perché ha già vinto lo scudetto e ha legittimamente la testa a Basilea, dove 3 giorni dopo andrà a conquistare la Coppa delle Coppe. Eppure i bianconeri vanno in vantaggio con un gol di Antonio Cabrini. Lo vediamo contrastare Paolo Benedetti, in rete all’andata e anche l’anno precedente, sempre al Comunale. Quel giorno, però, il Genoa batte la Juve ma non evita la retrocessione in B. Dopo quella domenica, il 10 rossoblu ritroverà i bianconeri come avversari con le maglie dell’Avellino e del Lecce.
Uno dei duelli più affascinanti, che concentra i significati del calcio in pochi attimi, è quello tra il portiere e un giocatore nel momento dell’esecuzione di un calcio di rigore. In Genoa-Juventus del 1973-74 i bianconeri sono avanti di una rete. Nella ripresa, a sfidarsi dagli 11 metri sono due che si conoscono da una vita e si sono affrontati in svariate circostanze e anche con altri club: Mario Corso e Dino Zoff. Il genoano è uno specialista dei calci di punizione, sono famose le sue conclusioni “a foglia morta”. Lo juventino patisce un po’ la nomea di non essere uno specialista nel parare i rigori. E, infatti, questo è il primo che riesce a neutralizzare da bianconero. E lo fa benissimo, bloccando addirittura il tiro del rivale.” (Juventus.com)
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