TORINO – L’ex giocatore e capitano della Juventus Alessandro Del Piero ha parlato intervistato dai microfoni di ESPN.
“È da diversi anni che la Juve ha costruito una squadra che non ha la necessità di pensare a domani. Loro programmano bene, a distanza, anno per anno e fare le mosse giuste o aggiustare anno per anno. Questo accade anche perché la Serie A non è grande come prima, puoi commettere qualche errore ed essere sempre lì. Sicuramente è la squadra migliore, per numero di giocatori e per qualità, più di tutti gli altri. Quest’anno solo l’Inter può competere. Altre squadre possono batterla nella singola gara, come la Lazio, ma alla lunga è difficile. L’obiettivo, però, in definitiva è la Champions. Abbiamo perso la Champions League per troppo tempo e quello è il focus principale ora, tutto ciò che viene fatto è in funzione di quello. E insieme, ovviamente, l’obiettivo è essere al top in campionato, anche grazie ai favolosi 22 giocatori a disposizione, così si sopperisce anche agli infortuni. Hanno avuto qualche problema all’inizio, ma la Juve li ha risolti ed è tornata al top. Ogni tanto bastano 20-30′ di gioco per mettere il risultato al sicuro.”
LAZIO – “Sta facendo un ottimo lavoro, da anni, ma non credo possa competere fino alla fine. A meno che non si crei dentro alla squadra quel clima speciale che dà energie extra. Possono vincere nella singola gara contro tutti, ma un campionato è diverso. Non credo abbiano abbastanza per vincere la Serie A.”
PANCHINA – “Ciò che è successo la scorsa estate, con il cambio tra Sarri e Allegri, è andato in questa direzione, per far giocare meglio la squadra, perché c’erano un po’ di lamentele anche sulle vittorie: non giochiamo bene, ci difendiamo, vinciamo solo 1 a 0, vogliamo vincere con 5 o 6 gol. Ma ci sono due punti importanti: la Serie A è molto dura, anche le piccole non perdono con 6 gol di scarto come accade in Spagna o in altri campionati. Le difese sono più forti e più preparate tatticamente, sia per la squadra che per il singolo, questa è la ragione per cui Ronaldo segna meno del passato. L’altro punto è che quando giochi ogni tre giorni non hai tempo per allenarti bene, per avere ciò che vuole Sarri è necessario allenarsi. Quello che ha mostrato a Napoli per tre anni è incredibile, probabilmente uno dei migliori calci di sempre in Europa, ma ha scelto tre anni fa i giocatori e a volte non si è trovato d’accordo con il club in questo. A un livello così alto la priorità è vincere. Come, è quasi un’opzione.”
CHAMPIONS – “Può vincere la Juve? Sì e no. Anche gli altri anni aveva grandi giocatori, probabilmente nella finale persa con il Barcellona c’era la miglior Juve degli ultimi anni, come squadra, singoli e come mentalità. E non intendo la mentalità di squadra, quella alla Juve è sempre la stessa: vincere, vincere, vincere. Ma parlo dell’energia e di ciò che successo dentro alla squadra. Se mi chiedi se la Juve può vincere ti dico sì. Ma anche Barcellona, Real, Psg, ci sono otto club. O casi come il Tottenham, finalista inaspettato dello scorso anno, perché la stagione cambia. Anche il mercato e ciò che succede ora è decisivo. Per esempio il Barcellona che ha cambiato l’allenatore, tutto cambia.”