TORINO – L’ex capitano della Juventus Alessandro Del Piero ha parlato ospite del meeting di Rimini.
“Spesso si dice che il calcio è la metafora della vita e dunque molte cose che avvengono nel calcio possono essere prese ad esempio per la propria esistenza di tutti i giorni. È vero, ma è anche difficile per me vederla in questi termini perché per un calciatore il calcio è la vita, o meglio fa parte integralmente di essa, non è un corredo. E dunque a maggior ragione quello che si è sul campo inevitabilmente vale nella vita di tutti i giorni. Per questo l’esempio e sottolineo la responsabilità del nostro ruolo, dobbiamo sentirla addosso. Per esperienza personale vi dico anche che non sempre è facile, ma credo sia parte di quello che ci emoziona quando parliamo di sport. Modello, ispirazione.”
“Pensate a quante volte lo sport è stato uno strumento di riscatto sociale, a quanti campioni sono arrivati dal basso e si sono affermati proprio partendo dal nulla. Pensate che in campo le differenze di ogni genere vengono annullate, a come nella squadra l’integrazione sia naturale e spontanea perché si lotta per lo stesso obiettivo. Pensate al concetto di lavoro che c’è dietro al talento. Non basta, e ve lo dico per esperienza personale, avere delle doti naturali. Se non lavori, se non ti metti a disposizione, se non fai un percorso di formazione, non arrivi da nessuna parte e soprattutto non potrai mai competere per vincere. E questo credo che non valga solo nel calcio. Pensate a quanto è stato fatto dalle atlete, non ultime le calciatrici, per la parità di genere. E pensate semplicemente a tutti i giovani che ci guardano e che dalle campionesse e dai campioni possono e devono trarre ispirazione.”
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