TORINO- Tramite il suo editoriale su Tuttonapoli.net, il giornalista partenopeo Paolo Del Genio ha parlato delle sue impressioni dopo aver visto Napoli-Juventus.
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Queste le sue parole: “E’ stata una partita condizionata dall’errore di Malcuit e dalla decisione drastica di Rocchi, che avrebbe potuto e dovuto riflettere un po’ di più sul contatto tra Meret e Ronaldo. Da lì c’è stato l’uomo in meno, poi l’autogol e il 2-0. Da quel momento in poi però non possiamo che fare i complimenti al Napoli. Tutte le statistiche certificano l’andamento della partita, che ci ha detto che con un uomo in meno c’è stato equilibrio, con la parità numerica un dominio da parte degli azzurri. Belle le idee di Ancelotti, che ha deciso di schierare il 3-4-2 nel secondo tempo, ultra-offensivo, con Callejon e Zielinski che tagliavano all’interno. Il Napoli non ha mai corso rischi e schiacciato la Juventus per 45 minuti. La squadra avrebbe meritato la vittoria. Per quanto riguarda il gioco, nulla da dire agli uomini di Ancelotti. E’ gravissimo che l’arbitro non sia andato al Var. Ne stiamo ancora discutendo, questo vuol dire che ancora ora è considerato un episodio controverso assai. Rocchi non poteva avere la certezza di aver visto bene, aveva l’obbligo di andare al VAR. E’ per questo che critico sempre Rizzoli, perché è lui che è tenuto a dire a tutti gli arbitri di andare sempre a rivedere le azioni dubbie. Si tratta di una cosa molto grave. Dopo essere andato al monitor, poi, poteva decidere sia di darla che di non darla l’espulsione. Ma prima ancora dell’intervento di Meret, Ronaldo simula tuffandosi. Quindi secondo me andava rivisto anche il gesto del portoghese, il cui tuffo in avanti non aveva niente a che vedere con il contatto. Cheil Napoli segni poco è un dato ricorrente. A questo punto della stagione, visto che si è riproposto tanto, speriamo che venga diminuito. Per risolverlo del tutto, però, bisognerà intervenire sul mercato e prendere attaccanti diversi, più precisi. Magari anche con meno qualità di quelli attualmente in rosa, ma più concreti sotto porta. Per Insigne e Mertens segnare è difficilissimo a causa del grande lavoro che fanno. Ieri Ancelotti ha scelto di togliere Milik dopo l’espulsione ed è una scelta condivisibile, perché poi tutto sommato la cosa aveva anche funzionato. Dei tanti numeri quello che non ho mai amato guardare è il confronto tra due stagioni consecutive. Ogni campionato ha una storia a sé. Resto dell’idea che Sarri ha fatto qualcosa di straordinario e Ancelotti sta facendo altrettanto. Credo che si stia ottenendo il massimo, sia con Sarri che con Ancelotti. Entrambi hanno tirato fuori il meglio possibile dalla propria squadra. Domenica il Napoli ha creato il triplo della Juventus e capita quasi ad ogni partita. Quando accade così gli allenatori sono contenti, poi se gli attaccanti non la buttano sempre dentro non possono farci molto. Ogni volta che il Napoli ha cambiato allenatore ci siamo sempre preoccupati, ma poi ci è sempre andata bene. Io esprimerei ancora la mia preoccupazione se nel giro di qualche anno Ancelotti dovesse andar via, per cui dico che ci proverei a tenerlo a vita. E secondo me potrebbe restare a lungo. La differenza con Sarri sta nel fatto che, sebbene quest’ultimo avesse un ottimo rapporto con squadra e tifosi, ma non con De Laurentiis e aveva anche voglia di fare una nuova esperienza, più importante, Ancelotti ha un gran feeling con il presidente e non ha bisogno di nuove sfide perché è già tanto stimolato della sfida Napoli dopo tutta la sua carriera. Anche la squadra e l’opinione pubblica stanno con l’allenatore di Reggiolo, che sta molto lavorando sulla crescita del Napoli ed è molto ottimista perché vede che la Juventus, principale concorrente allo scudetto, sta avendo anche tanta fortuna. A volte ci hanno pensato gli arbitri, ma molto spesso per loro sta intervenendo la Dea Bendata. Questo è un mistero che nessuno risolverà”.
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