A soccermagazine.it Giancarlo De Sisti,ha parlato della Coppa Italia.
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“Coppa Italia? Alla vigilia di questo tipo di partite, che si giochi a Roma o a Firenze, sento il cuore preso da tutte e due le squadre perché non posso dimenticare le origini e che ho fatto da sempre il tifo per la Roma, quando ero piccolino. Mi sono tuffato proprio nell’entusiasmo giallorosso. Poi per ragioni economiche la Roma mi ha ceduto alla Fiorentina, dove ho trovato dapprima una famiglia, un ambiente ideale, tante soddisfazioni. Sono stato ben voluto, quasi amato e idolatrato, sono stato eletto cittadino privilegiato, mi hanno coccolato come se fossi un fiorentino, quindi nel mio cuore ci sono Roma e Fiorentina. Ogni volta che c’è questo tipo di partita mi viene chiesto “Tu per chi fai il tifo?” e io sono a metà strada e non contesto nessuno, né i romanisti né i fiorentini. Questa lunga premessa per dire che qualunque risultato va bene, che vinca chi ne ha più bisogno. Però quando assume queste dimensioni capisco che è destabilizzante per l’altro ambiente. Se avesse vinto la Roma o la Fiorentina, una parte del mio cuore sarebbe stata contenta, l’altra no. Un 7-1 si digerisce malissimo. Un po’ devo dire che mi ha sorpreso, un po’ diciamo che è stata una bella legnata, insomma. Scudetto? Una parte di scotto la Juve l’ha già pagato con un paio di risultati incerti, come quello che ha recuperato all’ultimo tuffo con la Lazio, che forse neanche lo meritava troppo, e l’uscita dalla Coppa Italia. C’è sempre l’imponderabile. Io non sono un mago. Sono solo uno che fa dei conti. Zaniolo e Chiesa? Pure Chiesa può giocare a destra o a sinistra, è indifferente perché è quasi bravo con entrambi i piedi alla stessa maniera. Zaniolo si sta dimostrando bravissimo, in grado di disimpegnarsi, sia nel cuore del gioco sia sulla trequarti, come centrocampista a tutti gli effetti, mezzala autentica o esterno che rientra perché ha un buonissimo passo, un gran fisico che gli permette di sopportare anche lo scontro. Sono tutti e due giovani, Chiesa ha cominciato da poco a giocare in Nazionale. Zaniolo è stato convocato e probabilmente rientrerà nel giro perché è una delle belle novità e conferme di questo ultimo pezzo di campionato. C’è questa tendenza per cui molte squadre fanno giocare a destra gli esterni col piede contrario e a sinistra lo stesso, perché vogliono che liberandosi si arrivi al tiro, ma alle volte, però, a qualcuno manca la velocità per cercare la profondità. L’ultima volta col Sassuolo Zaniolo è andato via come un quattrocentista sulla fascia destra per poi realizzare quel bellissimo goal. La domanda che mi ha fatto Lei era secca: penso di no, perché nell’arco di una partita si possono anche intercambiare i ruoli, credo che avere giocatori duttili sia un vantaggio”.
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