TORINO – IL presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato intervistato dai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.
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Si diceva che Ancelotti non ha gioco, il campo dice altro.
“Lasciamoli parlare, non togliamo la parola ad altri. Tutti hanno diritto di parlare e di dire cose inesatte. Sappiamo di avere tanti giocatori bravi, poi la stagione a volte ti presenta il conto, qualcuno non a posto, un allenatore nuove che deve conoscere i giocatori ma il giudizio non è uniforme perché mica affronti sempre la stessa squadra. L’allenatore è stato bravissimo, ha pensato al bene del Napoli per un progetto lungo, non per un punteggio stratosferico per mettersi in competizione col precedente allenatore”.
Tante indicazioni in prospettiva per fare un altro passettino.
“E’ stato un secondo posto con 13 punti di vantaggio sull’Inter, siamo una seconda Juventus a questo punto. E vediamo l’anno scorso cosa faranno. I punti con i bianconeri magari possono essere alla fine anche sotto i 10 punti”.
Cosa è utile aggiungere sulle indicazioni di Ancelotti?
“Abbiamo bisogno di mettere a posto attacco ed i terzini, quando saranno messi a posto allora diventeremo ancora più competitivi. Una certa parte di tifoseria guarda sempre alla Juventus, battere la Juventus, ma noi dobbiamo fare il nostro campionato e non dobbiamo vedere sempre in casa della Juventus che va avanti da 120 anni con la stessa società e sono sempre stati molto aiutati perché sono stati, da altri punti di vista, i padroni dell’Italia. E’ complesso giocarsela. Napoli non ha le stesse risorse, come anche la città non ha le stesse risorse di Torino. Lì fanno 5 milioni di incassi con l’Ajax per 35mila posti, noi 2 milioni con 40mila e la differenza si vede sul mercato e quindi bisogna usare il cervello per prendere i giocatori giusti. I tfosi è giusto che facciano certi ragionamenti, ma vorrebbero che uno si indebitasse per prendere Messi e Icardi per rispondere all’acquisto di Ronaldo”.
Molti tifosi hanno capito la situazione, si va su giovani forti.
“È difficile anche convincere alcuni giocatori e alcune mogli a venire a Napoli perché la città non gode di ottima pubblicità per il clima di serenità e di giustizia che si respira. Noi abbiamo fatto un lavoro esemplare e continueremo così. Abbiamo 40 milioni di tifosi che ci apprezzano e possiamo diventare 80 milioni perché dobbiamo esplorare ancora Oriente e Australia. 80 milioni sono tanti, non sono i 500 della curva che contestano”.
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