De Ceglie: “Conte il miglior allenatore che abbia conosciuto. Scudetto del 2011 la vittoria più importante degli ultimi anni della Juve” - JuveNews.eu

De Ceglie: “Conte il miglior allenatore che abbia conosciuto. Scudetto del 2011 la vittoria più importante degli ultimi anni della Juve”

Paolo De Ceglie
Il giocatore ha parlato

TORINO – L’ex terzino della Juventus Paolo De Ceglie ha parlato intervistato dai microfoni di So Foot della Juventus e del suo passato.

“Alla Juve sono arrivato quando avevo nove anni. Ero pazzo per il calcio, non è mai stato un sacrificio. Per aver successo devi fare delle rinunce; non ho avuto la stessa infanzia dei miei amici ad Aosta, ma ne è valsa la pena. La passione per il calcio e la Juventus mi è stata trasmessa da mio padre.”

Hai giocato le tue prime partite nell’anno della Serie B.

“Fu un anno speciale. La squadra era formata da grandi campioni e da tanti giovani. Abbiamo vinto quasi sempre e ho imparato tanto da Buffon, Del Piero e Trezeguet. La loro scelta di restare nonostante la retrocessione fu incredibile, avevano appena disputato la finale del Mondiale.”

Nel 2011 lo Scudetto da protagonista con Antonio Conte.
“La stagione migliore della mia carriera e penso di non sbagliarmi quando dico che è lo stesso per tutti i componenti di quella rosa. La vittoria più importante della Juve negli ultimi anni. Poi sono stato ceduto in prestito e non è stato facile, ma gli infortuni mi hanno penalizzato e non ho avuto scelta. Con Conte il rapporto è buono, è uno dei migliori allenatori ancora oggi e il migliore che abbia conosciuto.”

Cosa è successo a Marsiglia?

“Non ho giocato per tre mesi a causa di un infortunio, ma prima di Natale avevo avuto qualche occasione. Poi mi hanno detto che dovevo andarmene, non ci siamo capiti. La mia cessione però è saltata all’ultimo giorno della finestra di mercato invernale. È finita male e mi è molto dispiaciuto.”

Hai firmato per il Miami Beach Club, squadra di quarta divisione americana. Perché questa scelta?

“Per diverse ragioni. Frequento Miami da 10 anni e ho sempre desiderato viverci. La squadra è nata da italiani e mi hanno chiesto di far parte del progetto a 360 gradi.”

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