De Ceglie: "Alla Juve devo tutto: ero bambino, sono diventato un uomo tra vittorie e sconfitte" - JuveNews.eu

De Ceglie: “Alla Juve devo tutto: ero bambino, sono diventato un uomo tra vittorie e sconfitte”

Paolo De Ceglie parla del suo percorso in bianconero

Ai microfoni di Pianetagenoa1893.net Paolo De Ceglie, ex bianconero, parla in vista del match col Genoa.

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“Per il momento non ho ancora ricevuto offerte. Non ho ancora preso una decisione sul futuro ma sono sicuro che non mi ritirerò. Alla Juve devo tutto: ero bambino, sono diventato un uomo tra vittorie e sconfitte. E’ parte della mia vita. Vincere la Champions League sarebbe qualcosa di straordinario ma è complicato perché la concorrenza è alta. Quota cento è un bello stimolo per non abbassare la concentrazione. Accettai il Genoa per due motivi: il tifo passionale e Gasperini. Fu un periodo difficile per me poiché mi staccavo dalla Juventus dopo tantissimi anni e un biennio personalmente positivo. Mi ricordo il gol a Bergamo, capitato nella stessa giornata dell’infortunio. Mi avrebbe fatto piacere restare in rossoblù ma non c’erano i presupposti: ero in prestito secco dalla Juve e avevo un contratto da rispettare. Il pronostico sembra superfluo. Se il Genoa giocherà con serenità dentro un Ferraris bollente potrà fare una prestazione importante. La mia esperienza in rossoblù è stata fugace ma ho imparato che questa partita è un secondo derby per la tifoseria genoana”.