Sul suo editoriale per Tuttomercatoweb Michele Criscitiello ha parlato dei problemi in casa Milan e Roma
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“La seconda sconfitta consecutiva del Milan lancia un mezzo allarme in casa rossonera ma la fortuna è che martedì si torna subito in campo. Il quarto posto è alla portata, per il grande campionato disputato dalla squadra e per la mancanza di vere alternative. Attenzione all’Atalanta: come disse Mirabelli, una sera a Sportitalia, rischia di essere la vera rivale del Milan fino al termine. Con la Sampdoria si poteva non vincere ma non si doveva perdere. Donnarumma, ormai, lo conosciamo. O ti salva la vita o ti spara nelle gambe. Perché nelle gambe? Perché prendere gol dopo un minuto non è come fare una papera a metà partita con il risultato orientato. Le papere le fa quasi sempre decisive. La squadra ne risente ma capiamo che non possiamo dire nulla a Donnarumma perché è un ’99, gli altri al suo posto giocano a malapena in serie D e lui ha record di presenze in A per l’età che ha.
A Roma, James Blond sta toccando il fondo. Non solo sta distruggendo una società ma anche l’entusiasmo di una tifoseria folle, innamorata e indistruttibile…. Ad un certo punto, però, anche loro rischiano di allontanarsi. Puoi perdere con il Napoli, con la Juve, con l’Inter e anche con il Frosinone. Non sarebbe un problema. Il vero problema è la confusione societaria, l’incertezza sul futuro, la lontananza del Presidente, chi comanda veramente c’è ma non si vede e una squadra che in campo passeggia. Il cambio Di Francesco-Ranieri non ha avuto alcun significato. Il Mister ha le sue colpe, come tutti gli allenatori quando le squadre non girano, ma i problemi a Roma sono altri. L’Inter il caso Icardi, ormai, dovrà gestirlo (male come fatto finora) da qui al termine del campionato. Se non lo convochi dopo una settimana di relativa pax e con mezzo attacco fuori significa che il vero problema è un altro. Lo sosteniamo da un mese: non è una notizia, non abbiamo informazioni dirette ma è una sensazione. Dietro il caso Icardi si nasconde qualcosa di più profondo. Non togli la fascia al capitano, non ti privi del tuo giocatore più forte e non lo convochi neanche se in attacco ti resta solo Ranocchia perché Wanda è cattiva e antipatica. Marotta conosce il calcio meglio di come io conosca casa mia. Se ci fossero stati i margini avrebbe fatto di tutto per ricucire. Marotta è un grande dirigente di club come non è un sufficiente politico del calcio ma il suo mestiere lo sa fare bene. Se non è riuscito a trovare una soluzione significa che i buoi erano già scappati al suo arrivo. Lui avrà scoperto cosa c’era dietro e per l’Inter era qualcosa di irrimediabile. Non regge neanche lo screzio con Perisic. Molti compagni di squadra si odiano e si mandano a quel paese ma la società non prende posizione, in maniera così drastica, per uno o per l’altro. Di mezzo ci saranno affari ben più grandi”.