Criscitiello: "Allegri si è ripreso la Juve ma, forse, non l'aveva mai persa" - JuveNews.eu

Criscitiello: “Allegri si è ripreso la Juve ma, forse, non l’aveva mai persa”

Allegri
Criscitiello parla della Juventus di Max Allegri

Sul suo editoriale per TMW Michele Criscitiello ha parlato della sconfitta della Juve e della vittoria dell’Inter nel derby.

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“La Toscana non è uguale in tutte le sue città.  Anche i toscani sono diversi tra di loro. Ci sono quelli simpatici che fanno ridere e quelli che vogliono fare i simpatici ma non fanno ridere. Massimiliano Allegri è toscano almeno quanto Luciano Spalletti. L’allenatore della Juventus dopo le fesserie fatte a Madrid si è messo sotto e ha pedalato. Si è cancellato dai social per disperazione perché la cosa più bella che gli avranno detto sarà stata: “incompetente, torna al tuo paese”. è stato zitto, ha risposto qualcosa tramite conferenze stampa e senza fare troppo il gradasso ha dato tre calci nel deretano a Simeone e l’ha rispedito a casa giocando alla Simeone. Tradotto: Allegri sembrava un leone e Simeone è tornato a Madrid da agnellino. Allegri si è ripreso la Juve ma, forse, non l’aveva mai persa. Avevamo preparato il funerale alla Vecchia Signora. Ora c’è l’Ajax e con l’adrenalina che ha in corpo può fare anche serate per tre mesi consecutivi.  L’Inter non avrebbe dovuto vincere lo scudetto, ma dopo il mercato estivo si sarebbe dovuta almeno presentare al nastro di partenza; avrebbe dovuto superare il girone di Champions, andare avanti in Coppa Italia e avvicinarsi alla finale di Europa League. Risultati raggiunti? Scudetto a meno 100, fuori dalla Champions con il PSV ultimo e senza pretese, fuori dalla Coppa con la Lazio ai quarti e fuori in Europa League al secondo giro. Il vero problema dell’Inter è l’assenza del grande capo perché un progetto così ambizioso non può essere affidato ad un giovane ragazzo, volenteroso, che è lì solo perché nato dal padre giusto. Zanetti sta dimostrando di essere un signore, Ausilio lo è, Marotta è arrivato da poco e la morale è che ci sono tante figure ma nessuna di queste in grado di ribaltare Spalletti e spogliatoio. Perché ad un certo punto qualcuno dovrebbe dire all’allenatore di fare l’allenatore e anche se fosse primo in classifica, vedi Allegri, non avrebbe diritto a mettere il becco su questioni societarie; figuriamoci se stai perdendo anche le amichevoli del giovedì…Quanto conta un allenatore in una squadra di calcio? Tanto. Non solo per moduli e gioco ma soprattutto per testa e mentalità.
In chiusura va sottolineato come il mondo del calcio sta sottovalutando un rischio enorme per tutto il sistema. Già siamo poveri; senza marketing, senza stadio e con il botteghino che incide al 7% sui bilanci dei club italiani.
In tutto ciò si avvicina il mercato estivo e ancora non conosciamo le date di apertura e chiusura. Niente scherzi Presidente. Lasci fare a Marotta il Dirigente dell’Inter e risolva il caso Icardi. Come politico Marotta ha già fallito, come dirigente è un grande. La data di chiusura del mercato estivo deve essere il 31 agosto alle 23. Altre genialate, per imitare la Premier, lasciamole al Commissario Montalbano che in pochi mesi ha fatto più danni di un uragano”.

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