Sul suo blog Fabrizio Bocca ha parlato della brutta prestazione della Juve in Champions.
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“Sarebbe persino potuta andare peggio alla Juve. Il 2-0 lascia la porta ancora aperta alla qualificazione e la Juve ha il dovere di sperare e di provarci. Non c’è nemmeno bisogno di dirlo. Però lo schiaffo fa male, inutile negarlo. Anche se adesso non deve mettere in discussione obbiettivi e strategie. “Inutile piangerci addosso” ha detto Allegri e forse è l’unica cosa che ha azzeccato in una serata nerissima e totalmente sballata. La Juve tutto sommato ha ancora un 30% di possibilità di farcela – non è la quota di un bookmaker ma una stima del tutto personale – e comunque non è questo il momento di rimettersi in discussione. Ma cancellare piuttosto la Juve fasulla del Wanda Metropolitano per ritrovarne una totalmente diversa e cattiva almeno quanto l’Atletico Madrid. La Juventus ha preso male la partita, prima ha accettato la schermaglia con l’Atletico, ma nel secondo tempo è crollata quando la squadra di Simeone è venuta fuori con prepotenza, direi quasi arroganza, mettendo in moto i suoi campioni. Diego Costa e Griezmann hanno preso in velocità la Juve, l’hanno affettata e schiacciata indietro. E i gol sono venuti sulla spinta in mischia, a spallate, nel corpo a corpo quasi come una squadra di rugby. I difensori della Juve hanno ceduto, Gimenez e Godin hanno mollato i colpi del ko al mento della Juve. Per dire dell’ansia e della concitazione nel secondo gol gli interventi difensivi sballati sono di Mandzukic e Ronaldo, cui certo non si può dar la colpa di aver mancato la marcatura. Ma che siano stati nulla sotto porta sicuramente sì. Ronaldo non ha fatto la differenza, anzi. Ha provato a tirare da venti e passa metri ma senza far male. Anche se forse, alla fine, è stato l’unico a cercare di proporre qualcosa, a non arrendersi del tutto alla feroce concretezza dell’avversario. Un Ronaldocomunque che è stato facilmente limitato, a volte intimidito e tenuto efficacemente a distanza, marcato duro, anche a forza di pestoni sulle caviglie da Juanfran e Godin . Il calcio della Champions League è sostanzialmente questo, tranne poche eccezioni, rude, essenziale, fisico. Senza comunque pensare che il calcio dell’ Atletico e di Simeone sia solo questo, anzi. Ci sono stati momenti assolutamente spettacolari, lo stadio dell’ Atleticoche ribolliva ha moltiplicato la fiducia ed esaltato i colchoneros”. Su Simeone: “Penso che Diego Simeone sia un grande allenatore, un leader come nessun altro. Un vincente, un motivatore unico al mondo e col passare degli anni anche più evoluto del Jurassic Football che gli veniva sempre rinfacciato. Però uno che festeggia in quel modo così volgare un gol fatto dai suoi giocatori è anche un troglodita maleducato che dovrebbe essere squalificato pesantemente. Non è che uno gioca una partita nel suo stadio e può permettersi di fare tutto quello che gli passa per la testa di fronte a una platea di qualche decina di milioni di spettatori tv in tutto il mondo. Meriterebbe un daspo per volgarità e antisportività. E’ giusto che la partita di ritorno se la veda dalla tribuna. Quella e anche parecchie altre dopo. E sarebbe già tanto”.
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