Sul suo editoriale per Tuttomercatoweb Fabrizio Biasin, ha parlato anche del caso Ronaldo
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“E poi c’è il caso-Ronaldo, ovvero quello relativo alla possibile squalifica del noto pedatore per un problema di mani poste nella zona pelvica a simulare il gesto del “vieni qua che ti mostro la mercanzia”, contornato tra l’altro da alcuni presunti e sorboniani “hijos de pu…” rivolti ai tifosi spagnoli, che a loro volta hanno discretamente rotto le balle al numero 7 bianconero per tutti e 180 i minuti delle due partite con parole simpatiche tipo “evasore”, “maledetto”, “specchio riflesso, faccia da cesso” eccetera. Insomma, uno scontro da galantuomini. Giovedì sapremo e nel frattempo, come spesso capita nelle cose del calcio, non ci si divide secondo logica tra moralisti e tolleranti, bensì prevale l’italianissima distinzione tra juventini e anti-juventini. Gli juventini dicono: “Ha semplicemente risposto al gesto di Simeone”. Gli anti-juventini ribattono: “Quello di Cr7 è un gesto di una gravità terribile che rischia di compromettere i rapporti tra Portogallo e Spagna, con grave rischio per gli abitanti di Gibilterra!”. Insomma, come sempre si tende ad esagerare nell’uno e nell’altro senso. Ronaldo ha sbagliato? Sì: il regolamento dice che provocare i tifosi non si può, lui lo ha fatto. Ronaldo merita la pena capitale? Non diciamo boiate, al limite è consigliata l’iscrizione a un corso approfondito di galateo. Come andrà a finire questa storia? L’Uefa si ritrova con un bella gattona da pelare: da una parte c’è il regolamento, dall’altra il rischio di dover rinunciare a uno dei 2 “uomini immagine” del calcio mondiale (l’altro è Messi, un discreto talento, fidatevi). E voi direte: “Ma che ragionamento è? Il regolamento vale per tutti, in fondo hanno squalificato Mourinho per le manette, Mazzone per i mortacci tua e così via, Ronaldo paghi per quel che ha detto e fatto”. E anche questo è vero. Ci faranno sapere e, in un caso o nell’altro, qualcuno si indignerà, questo è certo”
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